Sembra che il degrado delle gomme patito dalla McLaren durante il GP del Brasile abbia costretto Lando Norris ad accontentarsi del secondo posto. Per bocca dello stesso inglese però resta da capire quale sia la causa di questa maggior usura degli pneumatici.
Degrado pneumatici McLaren, un GP del Brasile a due facce
La qualifica del venerdì non all’altezza delle recenti prestazioni della McLaren ha rischiato di rendere subito in salita il GP della domenica. Invece tutta una serie di circostanze, tra cui l’uscita di pista della Ferrari di Leclerc nel giro di formazione, ha permesso a Norris di passare dal sesto al secondo posto prima della bandiera rossa. Ripresa la gara Lando è riuscito a rimanere alle spalle di Verstappen, cercando addirittura di superarlo nel rettilineo successivo alla Curva do Sol al giro 7. Purtroppo da lì in avanti il pilota britannico non ha più avuto la possibilità di tentare il sorpasso, ma è stato altresì in grado di girare con lo stesso ritmo dell’olandese per gran parte della corsa.

Peccato che poi si è messo in mezzo pure il degrado delle gomme per la MCL60 di Norris. Infatti il giovane talento della McLaren ha faticato molto soprattutto nelle parti finali dei propri stint, chiudendo la gara a 8,2 secondi da Verstappen. Un distacco tutto sommato accettabile considerando la mostruosa competitività della Red Bull, ma ogni team, come è lecito che sia, pensa a risolvere i problemi. Tuttavia non è la prima volta che un maggior degrado degli pneumatici si presenta per il team di Woking. Difatti questo è forse l’unico difetto della vettura dalla livrea arancione, non ancora compreso e risolto al meglio.
Le parole di Lando Norris
Vi lasciamo ora alle dichiarazioni del pilota inglese della McLaren.
“Penso sia simile a ciò che abbiamo visto nella Sprint. Non sono rimasto molto indietro per i primi 17 giri, ma nella fase finale mi sono allontanato troppo. Non so se sia perché spingiamo un po’ di più per cercare di tenere il passo oppure perché il nostro degrado delle nostre gomme non è altrettanto buono. (Al settimo giro, ndr) se ci fosse stato un po’ più di spazio le cose sarebbero potute andare diversamente. Ma provare a tenere dietro Max per il resto della gara sarebbe stata una sfida completamente nuova. Penso che sia uno dei primi tentativi di superarlo nella mia carriera in Formula 1”. Lando Norris
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Giacomo Lago