I piloti Mercedes Lewis Hamilton e George Russell hanno dedicato del tempo dopo il GP del Qatar nello stabilimento di Brackley. I due protagonisti della squadra della Stella a tre punte si sono recati in sede per aiutare i tecnci e gli ingegneri a sviluppare la vettura che nel 2024 scenderà in pista. Si tratta di un lavoro fondamentale secondo il direttore tecnico James Allison, che ha apprezzato tanto l’impegno dei due britannici.
Lewis Hamilton e George Russell in fabbrica: si lavora per il mondiale 2024
Quando ci sono delle difficoltà da affrontare, Mercedes ha dimostrato di essere un team formidabile. La squadra di Brackley ha dominato dopo poco tempo dal suo ritorno in Formula 1, fino a vedere interrompersi questa striscia vincente nel 2021. Con il regolamento tecnico entrato in vigore dall’anno successivo, però, sono nate delle complessità che hanno ostacolato il cammino, e rallentato le occasioni di essere competitivi per Lewis Hamilton e George Russell.
Nel 2023 la storia è stata abbastanza simile, con il progetto della W14 che è stato forzatamente sostituito dopo poche gare dal cosiddetto piano “B”, lasciando nel cassetto il tentato utilizzo delle pance-zero. Arrivati ormai quasi alla fine della stagione, l’annata in corso non ha più importanza, visto il dominio di Red Bull, che ha già vinto sia il campionato costruttori che il campionato piloti con Max Verstappen. Però, gli occhi sono già puntati sul futuro.
Dopo il Gran Premio del Qatar, durante il quale le due Mercedes sono andate in contatto, i due piloti si sono rivisti il fabbrica a Brackley, con uno scopo ben diverso. Da vero team, i due assi del volante hanno incontrato gli ingegneri ed tecnici che si stanno dedicando alla produzione della monoposto del 2024. A confermare il tutto è stato il direttore tecnico James Allison. A Motorsport.com ha raccontato di quanto sia stato importante il gesto dei due, che vogliono a tutti i costi tornare a lottare per la vittoria.
“Durante i fine settimana di gara, hai il massimo accesso ai piloti perché stai insieme per molte ore. Ma è anche un ambiente molto difficile in cui interagire, perché c’è la pressione di voler fare bene in pista. I piloti sono stati abbastanza bravi da riservarci del tempo nell’ambiente leggermente più tranquillo di casa. Si è rivelato utile per classificare i problemi che hanno, per assicurarsi che le cose su cui stiamo lavorando siano ben allineate con ciò che stanno descrivendo”.
SEGUICI SU:
📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.
About Post Author
