La storia d’amore tra Charles Leclerc e la Ferrari potrebbe ad oggi riempire le pagine di un intricato romanzo rosa. Una storia che però non ha ancora avuto il suo lieto fine. Il monegasco dichiara infatti amore eterno al suo team; un sentimento che a volte, come scritto da Umberto Zapelloni nel suo blog, non sembra essere abbastanza.
Ferrari-Leclerc: quando l’amore non basta
Le dichiarazioni di Leclerc sono sempre molto chiare nei confronti del team con cui condivide la F1 dal 2019. Un amore eterno praticamente dichiarato nonostante le difficoltà, gli ostacoli e la fatica di portare il peso di tale simbolo. Un Cavallino Rampante che da anni fatica ad alzarsi su quelle due zampe mostrando tutta la sua fierezza. L’obiettivo, o per meglio dire il sogno, resta però sempre quello. Campione del mondo con la Ferrari, con quella Rossa che in fondo tutti sognano e che lui, Leclerc, ha deciso di provare a caricarsi sulle spalle. Comunque vada.
Quanto però le ambizioni di un pilota di talento possono sopportare questa situazione? Lotteremo l’anno prossimo, lotteremo entro il 2026, lotteremo…? Parole che troppo spesso hanno rimandato un momento che la Ferrari ha bisogno di tornare a vivere. Per se stessa, innanzitutto, e per quel popolo rosso che non l’ha mai abbandonata. Serve tempo, certo, quello stesso tempo che il mondo della F1 sembra però non concedere. E mentre alcuni vanno avanti, chi più e chi meno veloce, ad altri non resta che guardare lo scorrere degli eventi e sperare un giorno di poter avere lo stesso futuro.
E se Leclerc scegliesse di perdere la Ferrari?
Lo stato d’animo del monegasco non deve essere dei più semplici al momento. Una sensazione che Umberto Zapelloni ha provato a spiegare nel suo blog. Il giornalista ha così messo sotto la lente di ingrandimento quanto accaduto nell’ultimo weekend corso ad Austin. Una strategia sbagliata, l’ennesima, con cui Leclerc, partito dalla pole position, ne è uscito danneggiato. Squalifica a parte, alla bandiera a scacchi il monegasco è infatti giunto sesto. Una posizione figlia di una strategia ad una sosta non adatta ad una Ferrari il cui maggior punto di debolezza è il degrado gomme. Si azzarda, certo; si sbaglia, plausibile; si impara, forse.
Per quanto un amore possa essere puro e sincero può infatti sempre giungere quel momento in cui, da una parte o da entrambe, si comprende che le due strade forse devono separarsi. E, come scritto da Zapelloni, la Ferrari sembra fare di tutto per giungere a questo epilogo. La frustrazione della poca competitività sembra infatti aver preso il sopravvento. Giungono così errori, partenze sbagliate e quel nervosismo nemico che di certo non aiutano a mantenere una convivenza serena. Quel sogno, quella passione, quell’amore tendono così di diventare una noiosa abitudine. Il rischio è inoltre quello di una conseguente ossessione. Per le vittorie che mancano, per statistiche che feriscono, per un team che a volte sembra non comprendere il suo potenziale.
Al momento una separazione non sembra essere in discussione. Il rinnovo del contratto del monegasco, in scadenza a fine 2024, appare infatti come pura formalità. Il percorso insieme continuerà, con la speranza di poter ricucire quegli strappi che inevitabilmente si sono creati. È però lecito chiudersi, nel caso in cui il team di Maranello non muovesse passi avanti, come si evolverà il futuro. Il dubbio che ci si deve porre sembra infatti uno: e se un giorno quell’amore non bastasse più? E se un domani Charles Leclerc fosse disposto a perdere la Ferrari?
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