Il team Andretti Cadillac ha sviluppato una prima vettura di F1 che segue l’attuale regolamento per cominciare ad effettuare dei test in galleria del vento. L’obiettivo della squadra è quello di avviare il processo di sviluppo che li vedrà, a tutti gli effetti, entrare nella competizione nel 2025. Una grossa prima occasione, per un team che ha scritto già da tempo diverse pagine del motorsport.
Andretti effettuerà i primi test in galleria del vento: la prima F1 del team americano
La Formula 1 sta vivendo un’epoca di grande movimento ed evoluzione. Dall’arrivo di Liberty Media, tante cose sono cambiate, ma la nuova dirigenza ha voluto mantenere per tempo una linea conservatrice relativamente alle squadre partecipanti al campionato. Dal 2025 però, probabilmente un nuovo team approderà nella competizione. Tra le tante polemiche di chi già è iscritto arriverà Andretti, team americano ormai parte della storia del motorsport.
La squadra entrerebbe a far parte della competizione, quindi, appena una stagione prima del cambio regolamentare, diventando l’undicesima casa partecipante al mondiale. Nell’attesa di un fornitore di motori con il quale trovare un primo accordo, Andretti si sta spingendo in avanti dal punto di vista aerodinamico. Alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti, Michael Andretti è stato intervistato da Sky Sports F1, per conoscere meglio i piani futuri della squadra.
Innanzitutto, il team manager americano ha annunciato che dei primi test in galleria del vento saranno presto svolti dalla squadra, nello stabilimento Toyota di Colonia. Inoltre, un primo modello di vettura è già pronto, seguendo il regolamento tecnico del 2023. Infine, c’è un occhio dedicato anche alla scelta dei piloti. “La nostra auto sarà in galleria del vento la prossima settimana, quindi abbiamo già costruito l’auto seguendo i regolamenti del 2023. Stiamo lavorando sodo, stiamo costruendo una squadra”.
“Abbiamo parlato molto di Colton Herta e sicuramente è in cima alla nostra lista, ma ovviamente abbiamo il problema dei punti, quindi dobbiamo vedere come si comporta nel campionato IndyCar per sperare di ottenere abbastanza punti per ottenere una superlicenza, ma abbiamo parlato anche con alcuni altri che si qualificano. L’obiettivo è quello di avere almeno un americano in auto e un pilota esperto nell’altra auto che ci aiuti a fare da mentore“.
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