antonelli vandone
Andrea Kimi Antonelli è salito al centro dell'attenzione: Fabiano Vandone ha spiegato perché il suo arrivo in F1 sarà importante.

Andrea Kimi Antonelli è il prospetto italiano del motorsport più atteso sul grande palcoscenico della Formula 1. Nei giorni del Gran Premio d’Italia, diverse voci insistenti hanno cominciato a girare per il paddock della Formula 2, nel quale dovrebbe trovarsi addirittura già nel 2024. Un salto di categoria, dalla Formula Regional alla serie cadetta, saltando lo step della Formula 3 da tanti ritenuto importante. Nella puntata di Paddock GP dedicata al weekend brianzolo, il celebre ospite Fabiano Vandone ha commentato la vicenda con la sua idea sul progetto del talento Mercedes.

Il futuro del motorsport tricolore secondo Fabiano Vandone: “Avere un pilota italiano in Formula 1 oggi è importante”

Andrea Kimi Antonelli è finito recentemente sotto i riflettori dell’interessante mondo della Formula 2 per via alcuni rumors. Secondo quanto ha cominciato a circolare nel paddock di Monza, il classe 2006 potrebbe passare dal campionato di Formula Regional a quello di F2 già nel 2024. Da quando il talentuoso corridore di Bologna ha firmato con Mercedes nel 2019, la serie di avventure che ha affrontato non si erano ancora avvicinate al livello del quale si sta parlando per la prossima stagione, ma con l’avanzare dell’età, la sua forte identità sportiva è risaltata particolarmente ai vertici della casa della stella a tre punte. Nonostante ciò, le voci che girano restano attualmente solo voci. Fabiano Vandone, ospite a Paddock GP dopo il Gran Premio d’Italia, ha espresso il suo parere sulla qualità del giovane, oltre che sull’importanza di una figura italiana nella massima competizione.

antonelli pregara
Photo Credit: FRECA Multimedia

Avere un pilota italiano in Formula 1 oggi è importante. Stiamo parlando di un Campionato del Mondo, dove ci devono essere circuiti, team e piloti che rappresentano le varie nazioni. Forse stiamo andando troppo avanti, però la sensazione è che il percorso di crescita di Antonelli sia stato già valutato e progettato da vertici importanti. Il fatto che si salti una categoria importante come la Formula 3 è una situazione anomala se ci pensiamo, è quasi come dire che ci sia bisogno di accorciare la sua carriera perché la F1 ha bisogno di lui per vestire la competizione del suo carattere internazionale. Kimi è velocissimo, sbaglia poco, un grande finalizzatore, tutto questo significa che è già un pilota estremamente maturo.

Antonelli, per Fabiano Vandone non è solo questione di talento: “Serve alimentare l’interesse per la Formula 1 in Italia”

Dietro alla notizia di un probabile approdo di Antonelli in Formula 2, c’è quindi già l’ombra pesante della massima categoria. L’arrivo futuro in F1 del talento italiano sembra essere una sorta di copione già scritto. L’obiettivo è ben preciso, ancora una volta individuato da Liberty Media. L’attuale gruppo di manager che gestisce la competizione e la sua immagine ha notato un particolare calo d’attenzione in Italia. Questo, soprattutto per via del parallelo crollo di prestazione che la Scuderia Ferrari da anni sta patendo. A tal proposito, Fabiano Vandone ha spiegato quanto la questione sia in realtà più intricata, e che non coinvolga soltanto il vedere un talento cristallino a bordo di uno dei 20 bolidi, bensì è anche una questione di tipo economico.

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Photo Credit: FRECA Multimedia

Probabilmente c’è già qualcuno che vuole scrivere il suo futuro ed è indispensabile. Posto il fatto che oggi Kimi Antonelli sia la punta di diamante che abbiamo in Italia, bisogna valutare quali siano gli ascolti della Formula 1 in Italia oggi. Non ci sono prospettive di una Ferrari che possa supportare un incremento degli ascolti. Quindi, serve alimentare sul mercato italiano l’interesse per la Formula 1 in altro modo. Questo si può fare facendo un’iniezione un po’ più forzata, portando più rapidamente possibile un pilota italiano nella competizione, per cercare di creare di creare quell’”effetto Valentino Rossi”. A me questa politica di Liberty Media non piace, ma bisogna riconoscere che abbia portato risultati. La F1 oggi ha ascolti record, tolta l’Italia, in tutto il mondo. In uno scenario dove tutto va bene e solo in Italia ci sono problemi, bisogna cominciare a pensare all’Italia come l’unico mercato problematico. È importante, quindi, accelerare determinati processi per cercare di invertire questo trend negativo“.

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Alessio Auriemma

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