In queste ore Bernie Ecclestone ha attaccato Felipe Massa e il suo ricorso alle vie legali per ribaltare l’esito del mondiale 2008. Una telenovela che parte dall’inizio dell’anno corrente e che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Le ultime uscite dell’ex patron della F1 però sono le prime rivolte direttamente a Massa.
Lo stato della contesa tra Ecclestone e Massa per il titolo del 2008
Tutto ha inizio nei primi giorni dello scorso marzo, con l’ex boss della Formula 1 che dichiara di aver saputo tutto sul Crashgate e di averlo addirittura insabbiato. A ciò è poi seguito l’annuncio di Massa del ricorso alle azioni legali per ottenere un risarcimento, in particolar modo con l’attribuzione a sé del mondiale 2008. Sono poi passati diversi mesi prima che tutto scoppiasse nuovamente. Siamo ad agosto ed Ecclestone si rimangia le parole dette a marzo. Un comportamento oltremodo particolare, se non clamoroso, da parte dell’imprenditore britannico.
Dopo solo un mese ecco che compaiono le ultime dichiarazioni di Bernie, rilasciate al giornale tedesco Blick. In sintesi l’ex capo della F1 accusa Massa di agire solamente per ragioni economiche e di aver fatto passare troppo tempo prima di muovere delle accuse. Per il secondo dei due punti toccati da Ecclestone, è ormai risaputo che un pilota può contestare la vittoria del titolo solo nel periodo anteriore alla consegna del premio da parte della FIA. A mo’ di esempio il manager inglese rispolvera il controverso GP di Abu Dhabi 2021, sottolineando che Hamilton e la Mercedes avrebbero potuto intentare una causa esclusivamente nei giorni successivi alla gara. Di certo non dopo anni.
Quali saranno le prossime mosse
Parole del genere, piuttosto dure, rendono ancor più spinosa la diatriba in corso ed anzi potrebbero portare anche ad altre controversie. Non solo per la vicenda in essere tra Massa, F1 e FIA, ma pure per l’epilogo della stagione 2021 della massima serie automobilistica (così come ha ricordato proprio lo stesso Ecclestone). Per il momento la palla è nelle mani di F1 e FIA, a cui i legali di Felipe hanno inviato una lettera prima di proseguire nei tribunali. La scadenza per rispondere è fissata a metà ottobre: se non ci dovesse essere un responso si procederà presso l’Alta Corte del Regno Unito, a Londra.
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Giacomo Lago
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