Alonso Aston Martin Giappone
Fernando Alonso ha corso una gara in difesa con la sua Aston Martin in Giappone. Il risultato finale era il massimo che si potesse fare.

L’ottava posizione ottenuta da Fernando Alonso su Aston Martin nel Gran Premio del Giappone non è esente da imperfezioni. Infatti la vettura del team britannico sta via via perdendo prestazione nei confronti di Mercedes, Ferrari e McLaren. Ecco quindi che il quarto posto nel mondiale inizia ad essere molto meno alla portata delle due AMR23.

Fernando Alonso, una gara in difesa per Aston Martin in Giappone

Il due volte campione del mondo è partito dalla decima posizione in griglia nel GP di stamattina. Ben presto però si è ritrovato in sesta posizione, grazie anche al contatto tra Sainz, Perez ed Hamilton. Fernando infatti è riuscito a sorpassare sia il messicano che il britannico, oltre a Tsunoda e Russell. Tutto questo anche grazie alle gomme soft montate sulla vettura di Alonso. Tuttavia il pilota di Oviedo è poi entrato in difficoltà nel momento in cui gli avversari hanno iniziato a sfruttare le mescole medie.

Fernando Alonso Aston Martin
Photo Credit: Fernando Alonso official X account

Ciò ha costretto il muretto a richiamarlo ai box per un pit stop anticipato, così da cautelarsi. Nonostante la sosta però gli inseguitori avevano comunque un ritmo migliore di Alonso, soprattutto le due Mercedes che hanno entrambe sorpassato l’alfiere dell’Aston Martin. È quindi innegabile che la strategia sia stata inefficace. L’ex pilota McLaren e Ferrari infatti si è lamentato del primo pit stop, ma probabilmente è stata la partenza sulle morbide a compromettere poi tutto il resto.

La situazione in classifica costruttori

Detto ciò, per l’Aston Martin il bottino dell’ottavo posto di Alonso è ancor meno appagante considerando anche il ritiro della vettura di Stroll. Ormai a tirare avanti la baracca è sempre Fernando, seppur le prestazioni della AMR23 non garantiscano chissà che incetta di punti. Il problema principale però è che l’Aston Martin non sembra più in grado di puntare al podio. A livello di ritmo infatti tutte le pretendenti alle zone alte della classifica costruttori sono più solide, persino la Ferrari attualmente in forte crescita.

Parlando di Mercedes e McLaren invece siamo di fronte a due team molto concreti. Da una parte le Frecce Nere non hanno mai avuto dei veri e propri acuti nel 2023, ma portano sempre a casa dei buoni piazzamenti; dall’altra abbiamo la McLaren che da Silverstone in poi sta dimostrando grande velocità e solidità, anche oggi con il secondo e il terzo posto di Suzuka. È soprattutto a Norris e Piastri infatti che deve guardare l’Aston Martin, quarta in classifica ma con sole 49 lunghezze di scarto sul team di Woking.

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Giacomo Lago

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