Koji Watanabe decide di intervenire sulle possibili future decisioni di Marc Marquez commentando l’attuale situazione del team ufficiale. Un intervento, quello del presidente della HRC, che rispecchia perfettamente il nervosismo che si respira in casa Honda. Il castello sembra che stia per crollare.
Marquez come la Honda
Il momento più buio per Marc Marquez, il momento più cupo per la Honda. Una situazione analoga che accomuna uno dei più forti piloti degli ultimi anni con uno dei team più competitivi che abbia mai corso nella MotoGP. Eppure ad oggi la situazione sembra essere irrecuperabile, con un team che brancola nel buio, una moto che non sembra avere soluzioni e un Marc Marquez ormai lontano anni luce dalla perfetta forma fisica, forse provato anche dagli acciacchi dovuti agli innumerevoli incidenti riportati in carriera. Una depressione comune, derivata da due situazioni ben diverse ma che potrebbero portare ad un divorzio definitivo.
L’eccessivamente orgogliosa Honda, anche se a volte concede qualche spiraglio di sincerità mandando avanti un Puig che in fondo non sa neanche cosa dire, resta figlia di una mentalità giapponese troppo fiera di sé che sembra non voler riconoscere a pieno l’attuale situazione in cui versa. Ora però si è arrivati ad uno stallo alla messicana in cui: Marc Marquez, continua a dire che lavorerà duro per far tornare in auge la RC213V (anche se in realtà supponiamo che non ci creda neanche lui) e la Honda, che ancora ritiene che la maggior parte della colpa appartenga ai piloti e che tutta questa situazione possa migliorare trovando un Marquez 2.0 (escludendo chiaramente Alex che ci ha decisamente provato fin troppo).
Le parole di Watanabe
L’intervento del presidente della HRC non ha di certo calmato le acque anche se un po’ di obiettività era necessaria (finalmente, ndr). Ecco le parole di Watanabe riguardo Marquez e la Honda:
“Naturalmente, vogliamo tenerlo (Marc Marquez, ndr). Ma alla fine sarà lui a decidere. Se deciderà di andarsene, non saremo noi a fermarlo. Per farlo rimanere, dovremo mostrargli qualcosa di concreto. Non è nel modo di lavorare della Honda limitarsi a dire: ‘Ti prego, resta‘, sperando che funzioni”.
“Abbiamo avuto delle difficoltà in MotoGP, ma le divisioni delle due e quattro ruote di HRC hanno appena iniziato a lavorare insieme per uno sviluppo futuro. Dobbiamo migliorare il telaio, l’aerodinamica e il motore e d’ora in poi, voglio farlo utilizzando la tecnologia delle quattro ruote. Non voglio dire che la tecnologia delle quattro ruote sia migliore, ma credo che lavorando insieme avremo sicuramente una prospettiva diversa rispetto a quanto fatto finora”.
“Voglio raggiungere i nostri rivali il più rapidamente possibile. Progrediremo in varie aree passo dopo passo, ma fondamentalmente stiamo lavorando per implementare questi aspetti per la moto del prossimo anno. Tuttavia, anche se ci mettiamo tutto il nostro impegno per lo sviluppo, sarà comunque difficile“.
Finalmente una Honda oggettiva. Sarà ormai troppo tardi? O la situazione è ancora recuperabile?
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