Il GP del Belgio per McLaren non è stato né uno dei migliori né dei peggiori. Secondo il team principal Andrea Stella c’è molto da dover analizzare dopo questo weekend, per via sia dei risultati ottenuti, sia delle difficoltà trovate. Dopo tre Gran Premi positivi in Austria, Gran Bretagna ed Ungheria, per la squadra di Woking è parso di esser tornati a toccare la realtà, che ricorda che ci sono ancora diversi problemi da risolvere.
GP Belgio, Andrea Stella commenta McLaren: “C’è qualcosa da imparare da questo fine settimana”
Il Gran Premio del Belgio della McLaren è stato condizionato da eventi più o meno sfortunati. La squadra di Woking si era dimostrata in forma come negli ultimi weekend, ma con pista asciutta i piloti papaya hanno trovato difficoltà. La gara di Oscar Piastri si è conclusa sabato al secondo posto, dopo aver guidato per qualche giro davanti a tutti, mentre domenica il risultato è stato un triste ritiro dopo una sola curva. Un contatto, giudicato di gara, con Carlos Sainz durante i primissimi attimi di gara ha messo fine alla corsa del pilota australiano.
Dall’altra parte del box, invece, Lando Norris ha dovuto affrontare una corsa faticosa, che però alla fine ha premiato il suo impegno e quello del team a trovare una soluzione valida. Durante la prima metà di gara la #4 ha perso molte posizioni per via delle difficoltà che si sono presentate con la mescola di gomme medie e poi di gomme dure. Alla fine, però, Lando ha concluso la corsa al settimo posto, buon risultato in weekend che poteva finire molto peggio. Il team principal della squadra di Woking, Andrea Stella, ha spiegato ai media della situazione non facile che hanno vissuto al muretto, e di questo “ritorno alla realtà” accaduto a Spa, come riportato da Motorsport.com.
“La macchina è migliorata in alcune aree. Questo è stato confermato. Ma, allo stesso tempo, questo fine settimana ha confermato le aree che non abbiamo ancora affrontato. Questo ci dà un controllo della realtà che c’è più lavoro da fare e, in una certa misura, conferma che quelle aree devono essere affrontate con urgenza. Questa urgenza, ad esempio, deriva dal fatto che una seconda gara dopo lo stop estivo è Monza. Non possiamo correre a Monza come abbiamo fatto a Spa. Devo ammettere con molta franchezza che, mentre questa configurazione ci ha dato un vantaggio nei giorni precedenti, domenica stava iniziando ad essere un problema significativo. Poiché eravamo molto impegnati a lavorare su altre cose, non abbiamo avuto il tempo di lavorare sulle ali posteriori a bassa resistenza che servivano in Belgio. Nel complesso, diciamo che c’è qualcosa da imparare da questo fine settimana“.
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