La parole di Paolo Simoncelli sulla vicenda Marquez, tacciato di essere troppo aggressivo nel modo di guidare

Paolo Simoncelli, nella rubrica personale che porta avanti sul sito internet del team, ha voluto in qualche modo scagionare Marc Marquez, tacciato di essere un pilota eccessivamente aggressivo. Il proprietario del Sic58 Squadra Corse sottolinea come da parte dei media e non solo, il comportamento dell’otto volte campione del mondo sia giudicato in modo più aspro rispetto a qualunque altro pilota in griglia.

Le parole di Simoncelli su Marquez

E’ un momento storico della MotoGP in cui il tema sicurezza in pista è particolarmente sotto i riflettori. Dopo le vicende che hanno visto protagonista Marc Marquez, il giudizio nei suoi confronti si è fatto sempre più aspro, da addetti ai lavori e non.

Paolo Simoncelli ha voluto spezzare una freccia in favore dello spagnolo nel suo report classico post weekend di gara che ha deciso di curare personalmente. Il video rilasciato sul sito internet della squadra ha cercato di assolvere Marc Marquez dal ciclone mediatico in cui è finito.

“In questo momento, in cui spesso giornalisti e tv creano falsi allarmismi e fanno “terrorismo” solo su chi vogliono loro ovviamente, si discute spesso su sorpassi troppo azzardati o troppo ravvicinati all’altro pilota quasi al limite dell’assurdità. Voglio farvi una domanda. “E se domenica ci fosse stato Marquez lì nel mezzo? Se fosse stato lui il colpevole di uno degli incidenti o contatti che si sono verificati? La cronaca li avrebbe attenuati così? Rispondo io, certo che no! L’avrebbero messo al rogo in perfetto stile Giovanna D’arco, così per citare una Francese a caso”

Simoncelli Marquez
photo credits: motogp.com

Critiche infondate alla MotoGP

Paolo Simoncelli ha parlato conscio del fatto che queste critiche mosse a Marc Marquez venivano rivolte spesso al suo Marco, accusato a più riprese di essere troppo fisico nel suo modo di guidare.

“Premesso che quello di cui si accusa oggi Marquez mi sembra una storia già sentita, mi sembra assurdo che un ragazzo dopo quarantacinque giorni di convalescenza sale su una moto con un telaio mai provato prima, rischia di fare la pole e noi siamo ancora qui che ne parliamo. Davvero? Lui, a differenza di altri, viene accusato di sorpassi troppo aggressivi e manovre al limite della scorrettezza, ma i sorpassi, le traiettorie a filo cordolo, l’adrenalina e i brividi sono l’essenza del motociclismo, senza non esisterebbe questo sport. Una corsa come quella di domenica in Motogp, non si vedeva da tempo, staccate incredibili, sorpassi border line, vuoi o non vuoi lui l’ha enfatizzata e resa una Signora gara che ci ha tenuti tutti incollati allo schermo e uno così è da tenere da conto. Questa gente è lo spettacolo di cui il mondo motociclistico ha bisogno, in un contesto sportivo dove il calcio la fa da padrone. Allora mi chiedo; perché noi non ci godiamo il bello di questo sport e lasciamo fare a questi ragazzi quello che solo pochi al mondo sanno fare?”

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Simone Massari

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