Quattro anni di costruzione e un investimento che ha superato i 200 milioni di dollari; questo ciò che è servito per realizzare il Balaton Park Circuit, il nuovo circuito in Ungheria. Il tracciato appena inaugurato è ora pronto ad entrare in azione con ambizioni che comprendono non solo la licenza di grado 1 per ospitare la F1; tra i suoi futuri obiettivi c’è infatti anche la MotoGP.
Nuovo circuito Ungheria: Hungaroring pronto a farsi da parte?
Il mondo del motorsport, guardando in particolare alla F1, ha subìto una grande crescita negli ultimi anni. Un aumento di interesse che ha maggiormente spinto le città dei vari Paesi mondiali a fare richiesta per un possibile ingresso all’interno del fitto calendario iridato. A muoversi però non sono stati solo i possibili debuttanti, ma anche quei luoghi che ormai sono vecchie conoscenze del Circus. Come accaduto per esempio con il GP di Russia, che prima della sua esclusione era pronto a cambiare sede, anche l’Ungheria sembra essersi mossa in tale direzione.
L’inizio della settimana che vedrà la F1 impegnata con la prima gara europea ha visto l’inaugurazione di un nuovo tracciato. Il Balaton Park Circuit è infatti ufficialmente funzionante, pronto ad ospitare il suo primo evento a giugno, quando sulla nuova pista ci sarà il “Festival of Dreams” di Porsche. Al momento la F1 non sembra intenzionata a muoversi dallo storico Hungaroring, anche perché il Balaton non è ancora in possesso della licenza di grado 1. Gli obiettivi però sono molto ambiziosi; oltre al Circus infatti nei piani del nuovo tracciato ungherese rientrano anche la MotoGP e altri eventi motoristici internazionali.
Progettato da Ferenac Gulacsi, il Balaton Park Circuit è lungo poco più di 4 km e presenta 16 curve. La capienza permanente conta 10.000 posti, con la possibilità di sedute temporanee per un totale di circa 120.000 possibili spettatori. A testare il nuovo tracciato in seguito all’inaugurazione è stato Giancarlo Fisichella. Come riportato da The-Race.com, il pilota italiano ha dichiarato di essere rimasto stupito dal carattere della pista. Un’emozione data dal giusto compromesso tra velocità e impegno nello stile di guida che, sempre secondo Fisichella, rende il tutto molto scorrevole.
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