horner motori 2026
Christian Horner, team principal Red Bull, ha parlato dei motori 2026 definendoli un vantaggio solo per le storiche case di motoristi.

La F1 è uno sport spesso soggetto ai cambiamenti, come dimostrato anche negli ultimi anni. Dopo il ritorno delle monoposto ad effetto suolo e le conseguenti modifiche regolamentari, il Circus si prepara a quello che sarà un ulteriore nuovo inizio. Nel 2026 debutteranno infatti motori più sostenibili degli attuali, iniziativa che ha incuriosito alcuni storici marchi automobilistici, ma che secondo Horner non sarà un vantaggio per tutti.

Motori 2026, Horner: “Le case storiche avranno un vantaggio”

Il 2026 non è un traguardo così lontano in un mondo come quello della F1. Nonostante manchino infatti ancora tre anni, il Circus ha già avviato i lavori per arrivare pronto a quello che sarà l’inizio di una nuova era per la classe regina del motorsport. Nel 2026 infatti esordiranno i nuovi motori sostenibili, un progetto che ha suscitato l’interesse di molti storici marchi del mondo dell’automobilismo. Audi e Ford si sono infatti già assicurate un posto nel Circus, rispettivamente con Sauber e Red Bull. Interpretare alla perfezione i nuovi regolamenti tecnici per mettere in pista le migliori vetture dotate della miglior power unit sarà dunque un’altra grande sfida.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Le varie discussioni in merito a considerare o meno Red Bull come un nuovo Costruttore, con conseguenti vantaggi in termini economici, non hanno però distratto la scuderia austriaca dal lavoro per il prossimo futuro. Nonostante il grande aiuto che un marchio come Ford potrà dare, il team principal della scuderia di Milton Keynes resta dubbioso di fronte alle prossime novità. Come riportato da FormulaPassion.it, Christian Horner ha infatti dichiarato che i motori del 2026 non saranno un vantaggio per un team “nuovo” come Red Bull, bensì per chi storicamente produce motori.

“Sulle power unit 2026 abbiamo un limite di spesa, ma siamo riusciti a costruire un’attività in base a tali costi. Dovevamo avere un contratto con Honda inizialmente, ma le cose si sono fatte più complicate. Saremo con loro fino al termine del 2025, ma siamo già concentrati sul 2026. All’inizio si era parlato di un motore a quattro cilindri con un’architettura ben diversa da quella in uso; poi le cose sono cambiate. Si tratterà infatti di un motore attuale, ma con una batteria più grande e senza l’MGU-H. Questo per noi non sarà un vantaggio, mentre lo è per le case storiche di motoristi; ovviamente stiamo però lavorando per recuperare”. – Christian Horner

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Chiara Zambelli

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