Mitch Evans ha raccontato il suo ePrix di Berlino, in esclusiva per Rossomotori. In un double-header senza accenni di pausa tra un sorpasso ed un altro, il pilota neozelandese è stato il vincitore della gara di sabato. Durante il finale di gara del Round 7 è stato il grande protagonista, in una doppietta di squadra memorabile. Le sue ambizioni mondiali, le sensazioni dopo sette stagioni nella serie elettrica e la sua ultima vittoria raccontate dalle sue parole.
Mitch Evans parla della doppietta all’ePrix Berlino: “Tra me e Sam abbiamo fatto la cosa giusta”
L’ePrix di Berlino di Jaguar è stato nel complesso il più vincente di sempre. Con una doppietta del team ufficiale ottenuta nel Round 7, domenica la vittoria è stata ottenuta dalla Envision Racing di Nick Cassidy. La stagione di Mitch Evans a bordo della Jaguar I-Type 6 è la settima nella categoria elettrica, attualmente nel miglior stato di forma di sempre. Quest’anno, i punti di distanza dalla testa della classifica sono 24 al giro di boa: il sogno mondiale c’è. E questo grande desiderio può essere anche quello di un collettivo: la squadra Jaguar TCS Racing pensa in grande, con Sam Bird ad affiancare il classe ’94 nella rincorsa al Titolo. Proprio nell’occasione dell’evento tedesco Mitch ha dovuto vedersela con il compagno, con il quale si è sfidato con rispetto, ma senza esclusione di colpi.
“Se potessi ascoltare i miei team radio, avresti potuto sentire che io abbia chiesto al team se avessi il via libera per attaccare Sam. Non volevo metterlo in una posizione scomoda, così come la squadra. Quindi, se entrambi siamo consapevoli di poter lottare, è chiaro che lo faremo. Siamo stati liberi di gareggiare, quindi è stato a noi essere responsabili ed evitare i contatti. A Berlino, penso che il mio team manager abbia visto che ne avessi un po’ di più, quindi volevano ovviamente che provassi ad attaccare Sam e Buemi, ma se non avessi potuto, forse io ed il mio compagno di squadra avremmo scambiato posizioni. Alla fine però, è andato tutto bene“.
Un confronto tra presente e passato: quanto è distante il mondiale per Mitch Evans
Nel corso della stagione 2021-22 di Mitch Evans, quattro sono state le vittorie, e sette i podi. Ma tutto ciò non è stato abbastanza per mettere il bastone tra le ruote ad un Vandoorne quasi perfetto, capace di trovare sempre la bandiera scacchi e solo in un’occasione di finire fuori dai punti. Ma il numero 9 di Jaguar, ormai veterano della competizione full-electric, sogna ancora di scrivere un capitolo di questa storia, affrontando il terzo cambio generazione da quando è attivo. Ai suoi sette ePrix vinti, tre dei quali a Roma, Mitch vuole aggiungerne altri ancora, dopo aver analizzato ogni singola caratteristica, alla ricerca dell’equilibrio di cui necessita per andare forte, come lui stesso ha raccontato a Rossomotori.
“Mi piace dire che stiamo messi meglio dell’anno scorso, ma non è semplice. Penso che la cosa che conti è che siamo in buona forma. Negli ultimi due anni abbiamo perso punti all’inizio, ma siamo stati in grado di recuperare bene. E finché sei ancora un po’ lontano dalla prima posizione, è tutto ciò che conta. L’anno scorso abbiamo avuto buone occasioni, e quest’anno ancora di più, ho bisogno di continuare a portare ottimi risultati a casa. L’auto di questa stagione è ovviamente completamente diversa. La scorsa annata la vettura era un po’ debole in qualifica, mentre quest’anno è un po’ più forte, per cui riusciamo a qualificarci più avanti. Penso che abbiamo fatto un buon passo, quello di cui avevamo bisogno”.
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