Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia, ha lanciato una frecciatina non troppo velata a Ducati, che schiera, come nel 2022, otto moto in griglia. Per il dirigente di Noale dovrebbero essere inserite regole per porre un tetto massimo di moto della stessa marca.
Le parole di Massimo Rivola, messaggio a Ducati
Negli ultimi test a Sepang, Aprilia e Ducati si sono rivelate le moto più competitive, occupando le prime nove posizioni della classifica. Erano sette le Ducati presenti in top 10, segno di uno strapotere tecnico di Ducati evidente, frutto di un enorme lavoro. Massimo Rivola non ci sta e vorrebbe un regolamento volto a normare il numero massimo di moto della stessa marca in griglia. Queste le parole riportate da Speedweek.com, con un riferimento alla Formula1, mondo che lui conosce molto bene avendo lavorato in Toro Rosso e Ferrari.
“La MotoGP non dovrebbe essere una coppa monomarca. Quasi la metà dei posti di partenza è già occupata da una marca. Dovremmo cercare un compromesso. Sono d’accordo che si debba fissare un numero massimo di squadre per costruttore. In Formula 1, è stabilito che ogni produttore possa fornire unità di trasmissione e cambi ad altri due team. Se vuoi equipaggiare un’altra squadra, tutti gli altri designer devono essere d’accordo. È una regola piuttosto semplice e funziona.”
Yamaha quest’anno avrà solo due moto in pista, avendo perso il team RNF, accasatosi in Aprilia. L’amministratore delegato della casa di Noale difende la posizione di Yamaha, in svantaggio secondo lui, anche semplicemente per uno scambio dati in pista. Rivola, scherzando, consiglia a Ducati di far bandire i test, vista la loro possibilità in gara di confrontare i dati di otto moto in gara.
“Se fossi in Ducati, farei bandire tutti i test. Perché hanno così tante motociclette in pista alle gare. Perché non è bello vedere la Yamaha con solo due moto sulle pista. Ecco perché chiedo controlli e regolamenti su quante moto sono consentite per produttore”
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Simone Massari
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