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Haas Automation, tramite un comunicato, ha respinto le accuse fatte dal notiziario PBS di affari con un'industria in Russia.

Nelle ultime ore è circolata la notizia di un possibile affare tra la Haas Automation e un’industria bellica russa. L’articolo con cui il notiziario americano PBS ha attaccato l’azienda di Gene Haas sostiene infatti una fornitura di macchinari che violerebbe le sanzioni imposte con lo scoppio della guerra. Haas Automation, tramite un comunicato diffuso anche dalla scuderia di F1, ha però respinto le accuse che la vedrebbero coinvolta con l’azienda in Russia.

Haas Automation respinge le accuse di collaborazione con la Russia

La giornata di mercoledì 15 marzo ha avuto come protagonista la Haas Automation, ossia l’azienda di cui Gene Haas è il proprietario. Il notiziario americano PBS NewsHour ha infatti diramato un servizio di accuse nei confronti di Haas, sostenendo il coinvolgimento in alcuni affari con un’azienda bellica russa. Secondo quanto riportato, Haas Automation avrebbe infatti fornito alcuni macchinari alla Russia, violando di conseguenza le norme imposte in America a seguito dello scoppio della guerra nel febbraio 2022. Al centro dell’attenzione sono infatti finite 18 spedizioni fatte in Russia da marzo ad ottobre dello scorso anno per un totale di quasi 3 milioni di dollari. A meno di 24 ore dalle accuse Haas Automation ha però diffuso un comunicato, pubblicato anche sui canali ufficiali del team di F1, per respingere quanto sostenuto da Ostrovsky del PBS NewsHour.

LEGGI: “Haas Automation accusata di affari con la Russia”

Il comunicato di Haas Automation

Di seguito riportiamo il comunicato pubblicato sul sito ufficiale del team Haas di F1; quello completo diramato da Haas Automation lo potete trovare a questo link.

“Martedì 14 marzo, PBS ha pubblicato una storia in cui affermava che Haas Automation, partner del nostro team, aveva fornito macchinari e parti alla Russia in violazione delle normative statunitensi sulle esportazioni e sulle sanzioni. Secondo quanto dichiarato da Haas Automation si tratta semplicemente di falsità, sia in generale che in molte delle affermazioni fatte. Haas Automation è ed è sempre stata conforme al controllo delle esportazioni del governo degli Stati Uniti. Nessun macchinario è stato spedito in Russia dal 3 marzo 2022; le 18 macchine citate hanno infatti lasciato la fabbrica prima dell’invasione in Ucraina. Haas Automation ha inoltre volontariamente interrotto i rapporti con il distributore russo, cosa mai richiesta dalle sanzioni statunitensi. Haas Automation supporta l’Ucraina e il suo popolo nella loro difesa contro la Russia”.

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Photo Credit: Haas F1 Twitter

“Il 3 marzo 2022, poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Haas Automation ha concluso, nella sua interezza, il suo rapporto con il suo unico distributore per Russia e Bielorussia, Abamet Management. Da quella data, Haas non ha venduto né spedito macchine, parti o software ad Abamet o a chiunque altro in Russia. Haas Automation produce macchine da più di 30 anni e ci sono più di 200.000 macchine Haas attualmente in uso in tutto il mondo. Durante tutto quel periodo, Haas ha aderito rigorosamente a tutte le normative statunitensi sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni”.

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Chiara Zambelli

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