Haas Russia
La Hass è accusata di aver violato le sanzioni degli stati uniti contro la Russia. L'accusa riguarda rifornimenti di materiale industriale

La società Haas Automation, proprietaria del’omonimo team in F1, è stata accusata di violazione di alcune sanzioni americane imposte contro Russia. L’azienda statunitense con sede a Oxnard, California, fornirebbe strumenti di lavorazione di precisione ad alcune aziende russe come la Almaz-Antey.

Hass Automation ha violato le sanzioni statunitensi sulla Russia

Già da un anno ormai la Russia ha invaso l’Ucraina, dando vita ad una guerra che sta causando migliaia di morti. Molte nazioni si sono schierate dalla parte del popolo ucraino e hanno avviato alcune sanzioni contro la Russia sopratutto quanto riguarda le importazioni di materiale militare. L’obbiettivo è quello di isolare il più possibile la Russia sopratutto a livello bellico. Gli Stati Uniti sono una di queste nazioni ed ha agito varando alcune sanzioni sulle importazioni di qualunque tipo. É in corso però un’indagine in cui è coinvolta Haas Automation, proprietaria dell’omonima scuderia di F1.

Haas Russia
Photo Credit: Haas official twitter account

L’azienda statunitense con sede a Oxnard, California, è accusata di fornire strumenti di lavorazione di precisione alla Russia. Questo materiale verrebbe poi usato da Mosca per la produzione di armi destinate alla guerra in Ucraina. Tutto ciò secondo i documenti depositati presso il Tesoro degli Stati Uniti e il Dipartimento del Commercio alla fine del mese scorso. L’azienda russa in questione è la Almaz-Antey, soggetta a sanzioni statunitensi dal 2014, quando la Russia ha attaccato per la prima volta l’Ucraina.

Hass russia
Photo Credit: haascnc.com

Haas nega tutto, ma l’indagine è ancora aperta

Sulla situazione è intervenuto Denys Hutyk del Consiglio di sicurezza economica dell’Ucraina: Siamo rimasti sorpresi dal fatto che, anche adesso, un anno dopo l’inizio dell’invasione russa su vasta scala, Haas Automation stia continuando le sue spedizioni dirette in Russia”.

Nonostante ciò il vicepresidente di Haas Peter Zierhut ha negato in una dichiarazione scritta a “NewsHour”: “Haas ha tagliato i rapporti con il suo distributore russo il 3 marzo dello scorso anno. Haas non fornisce più macchine, pezzi di ricambio o altro a nessuna azienda in Russia. Dichiarazioni contrarie sono false”.

Photo Credit: Haas official twitter account

Secondo alcune indagini poi messe in luce da “NewsHour”, Hass avrebbe continuato a fornire materiale per mesi dopo l’inizio dell’invasione russa. Almeno 18 spedizioni sono state effettuate per un valore di 2,8 milioni di dollari dal 4 marzo a ottobre dello scorso anno. Ora la domanda più importante è: “gli Stati Uniti indagheranno ancora più a fondo sulla situazione Haas? E se nel caso dovesse risultare colpevole quali saranno le sanzioni?

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Giuseppe Della Spina

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