safety car colpa team
Andreas Seidl, dopo le polemiche sulla Safety Car, ha chiarito che la colpa non è della sola FIA, ma anche degli stessi team.

Il finale del GP d’Italia ha riportato le menti a quanto accaduto nel GP di Abu Dhabi 2021. La gestione della Safety Car, in quell’occasione, non aveva rispettato il regolamento, mentre a Monza le norme sono state seguite alla perfezione. Le polemiche non sono comunque mancate, con alcuni team principal che si sono detti pronti a cambiare le regole. Quanto accaduto con la Safety Car sembra però colpa proprio degli stessi team di F1.

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Safety Car, Seidl: “La colpa è di noi team”

Il caos generatosi ad Abu Dhabi nel 2021 non è bastato a spingere i team di F1 verso un possibile cambiamento. La gestione della Safety Car è infatti rimasta prevalentemente la stessa, con la possibilità dunque di avere gare concluse sotto questo regime. Tale episodio si è verificato nell’ultimo GP d’Italia che ha visto le vetture sfilare sotto la bandiera a scacchi alle spalle della Safety Car. Un finale che ha generato non poche polemiche.

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Photo Credit: Twitter

Mattia Binotto ha infatti parlato di una dormita della FIA; Christian Horner voleva la bandiera rossa, mentre Toto Wolff ha sottolineato che, questa volta, la Federazione ha seguito il regolamento alla perfezione. La bandiera rossa richiede infatti determinati scenari affinché venga esposta, anche se il buon senso può sempre essere usato. La colpa è dunque della sola FIA? Il ritardo nell’uscita in pista della Safety Car forse sì, ma il resto può essere attribuito agli stessi team. Come riportato da Motorsport.com, Andreas Seidl ha infatti spiegato che, dopo Abu Dhabi, le discussioni fatte non hanno portato i team a optare per un cambio di regole.

“Dopo Abu Dhabi ci sono state molte discussioni tra F1, FIA e team per provare a modificare le regole per avere gare che non finissero mai sotto Safety Car. FIA e F1 ci hanno spinto a trovare soluzioni e noi team, chi più chi meno, non ne siamo stati in grado. Non siamo riusciti ad accettare cambiamenti per una soluzione migliore che fosse equa in termini di risultati sportivi. Abbiamo votato che il regolamento rimanesse uguale; tutti abbiamo votato così se non ricordo male, quindi l’argomento è chiuso”. – Andreas Seidl

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Ascolta Paddock GP!

Nell’ultima puntata di Paddock GP Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno commentato il GP d’Italia assieme al giornalista ed autore Umberto Zapelloni.

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Chiara Zambelli

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