Ospite nell’ultima puntata di Paddock GP, Umberto Zapelloni ha fatto intendere che il futuro di Antonio Giovinazzi non sarà in Formula 1, bensì nel WEC. Il talento di Martina Franca è molto apprezzato e “coccolato” da Antonio Coletta, Responsabile delle Attività Sportive GT del team di Maranello, il quale non si farebbe problemi ad aprire le porte del programma LMh all’italiano.
Un antipatico déjà-vu
Zandvoort e Monza. Due circuiti storici. Due regni incontrastati dove la Formula 1 ha regalato lotte uniche e imparagonabili con quelle che avvengono negli attuali circuiti presenti nel circus. Sempre su questi tracciati abbiamo visto il ritorno di un vecchio pilota, uno a noi (italiani) molto vicino e, per molti versi, anche molto caro. Parliamo del pugliese Antonio Giovinazzi.
Il suo è stato un allontanamento brusco dai riflettori della massima espressione dell’automobilismo. Una separazione da Alfa Romeo finita in maniera tragica e turbolenta, quasi come fosse il più brutto dei divorzi tra marito e moglie a cui i figli (in questo caso i tifosi) hanno dovuto assistere inermi. L’imputato? Possiamo definirlo un amante seguendo la metafora riportata, un amante che prende il nome di Guanyu Zhou che portava con sé una valigetta stracolma di sponsor e soldi. Quelli che, ormai da molto tempo, sono quelle due combinazioni perfette preferiti di gran lunga al talento puro.
Ma la storia la sappiamo ed è inutile tornarci sopra. La cosa che riguarda adesso è il presente facendo attenzione a quegli eventi che potranno cambiare radicalmente il futuro. Antonio Giovinazzi era vicino a tornare in F1? Forse. Ma l’accordo è sfumato, per lo stesso motivo per cui è fallito l’ultima volta. Un déjà-vu, se vogliamo. Ma la presenza del pilota di Martina Franca al volante di una Haas nel GP di Olanda e d’Italia aveva destato non pochi sospetti; anche perché questi erano accompagnati da diverse voci provenienti dal paddock.
Antonio Giovinazzi e quell’ultima spiaggia chiamata Le Mans secondo Zapelloni
Tante voci e nulla di fatto, tutto è sfumato, ma per Giovi la sua avventura nel motorsport non è di certo finita qui. La penna che scrive questo testo ha sempre ribadito che motorsport non è Formula 1, ma tanto altro ancora. Una delle categorie che entusiasma di più è il campionato WEC. Una serie motoristica molto varia che dal 2023 vedrà il rientro di Ferrari nella top-class, categoria da cui mancava dal lontano 1965, annata infuocata ed animata dai bellissimi duelli contro Ford.
Un ritorno di spicco di questo marchio nella classe regina di questo campionato non potrà che dare lustro mediatico e stuzzicare la curiosità di tantissimi tifosi che sono lì ad aspettare qualcosa di nuovo e glorioso. Infatti, proprio come detto da Umberto Zapelloni in esclusiva ai nostri microfoni, pare che l’accordo in F1 per Giovinazzi sia sfumato completamente, ma non tutte le porte di casa Ferrari si sono chiuse per lui.
“Temo che per Giovinazzi sia molto difficile (l’ingresso in F1 ndr). Ho parlato con uno dei suoi manager nel weekend di Monza e mi ha fatto capire che ci vuole una valigetta di sponsor molto importanti che lui al momento non ha; quindi, temo che, perso un po’ l’aiuto della Ferrari, difficilmente potrà trovare un sedile in Formula 1 l’anno prossimo. Credo che lui avrà come alternativa l’operazione Le Mans perché Antonio Coletta crede molto nelle capacità di Antonio. Sicuramente per Antonio si chiude quella strada in F1 che fino a qualche mese fa sembrava possibile”.
Ricordiamo che Antonio Giovinazzi partecipò alla 24 Ore di Le Mans nel 2018 a bordo della Ferrari 488 LMGTE di AF Corse rendendosi protagonista di un ottimo stint nella fase notturna della corsa. Quello fu un ottimo indizio delle doti di Antonio alla guida di vetture a ruote coperte e, proprio riguardo ciò, ricordiamo che motorsport non è Formula 1.
Ascolta Paddock GP!
Nell’ultima puntata di Paddock GP Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno commentato il GP d’Italia assieme al giornalista ed autore Umberto Zapelloni.
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