Non il 2022 che si aspettava Luca Marini che fatica ancora a trovare prestazioni soddisfacenti con la sua GP22. Il fratello di Rossi nei primi quattro gran premi dell’anno non è riuscito ad andare oltre all’undicesimo posto. E si pensa alle cause.
Le parole di Marini sulle sue prestazioni
L’esordio in MotoGP del team Mooney VR46 Racing poteva riservare maggiori gioie. Oltre al rookie Marco Bezzecchi, Luca Marini avrebbe dovuto essere la punta di diamante del team, forte dell’esperienza accumulata nel 2021.
Il classe 1997 sta riscontrando però alcuni problemi di adattamento alla Desmosedici GP22, soprattutto rispetto al confronto dei dati degli altri piloti Ducati. Queste le sue parole a speedweek.com.
Mi sono sempre mancate accelerazione e velocità in rettilineo rispetto alle altre Ducati. La parte elettronica della moto è buona. La potenza e l’accelerazione sembrano a posto quando guido da solo. Quando si confrontano i dati, tuttavia, si nota che perdo tempo sul rettilineo rispetto alla concorrenza. Ma non sappiamo perché. Abbiamo provato diverse impostazioni elettroniche, ma nel team non siamo riusciti a trovare una soluzione
Marini è tra i piloti più alti del paddock MotoGP. Questo, secondo il pilota Mooney VR46, potrebbe essere una limitazione rispetto alle sue prestazioni.
Perdo dalla prima alla quinta marcia, mentre in sesta va tutto bene. Sono molto alto ma sto molto attento alla mia posizione in sella. Non credo dipenda dalla statura… Forse è un problema di peso, ho forse quattro o cinque chilogrammi di troppo
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Simone Massari
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