fia direttiva tecnica fondo
La F1 Commission nominerà i membri del FIA remote garage, organo con lo scopo di aiutare il direttore di gara, sgravandolo da alcuni compiti.

Lunedì 14 febbraio sarà un giorno importante per la F1, visto che in tale data si terrà la F1 Commission per discutere di alcuni possibili cambiamenti in vista del mondiale 2022. Sul tavolo di discussione, oltre che il parere dei piloti in merito a quanto successo lo scorso anno, ci sarà anche il remote garage della FIA, con sede a Ginevra e con lo scopo di aiutare il direttore di gara in alcune decisioni.

FIA remote garage: i possibili nomi in aiuto di Masi

Il posto occupato ancora da Michael Masi scricchiola, ma al momento la Federazione non sembra intenzionata a sostituire il suo attuale direttore di gara; al contrario, lo scopo della FIA è quello di mantenere Masi al suo posto, aiutandolo con un remote garage a Ginevra per distribuire meglio gli incarichi.

FIA 2021 annus horribilis
Michael Masi – Photo Credit: FIA Official Twitter Account

In attesa dell’esito dell’indagine su quanto accaduto nell’ultimo GP di Abu Dhabi, la F1 Commission avrà anche il compito di costituire l’organico che andrà ad affiancare il direttore di gara. Tra i papabili candidati a ricoprire questo importante ruolo ci sono quelli di Eduardo Freitas, Niels Wittich e Scott Elkins, rispettivi direttori di gara dei campionati WEC, DTM e Formula E.

F1 Commission: in discussione anche alcune regole?

Quanto accaduto lo scorso 12 dicembre sul circuito di Yas Marina ha evidenziato le troppe criticità dovute ad un regolamento troppo articolato e a quelle che sono regole non scritte; tra queste, esiste infatti un accordo voluto dai team, per cui è sempre consigliato non terminare una Gran Premio in regime di Safety Car.

direzione gara 2022
La Safety Car durante il GP di Abu Dhabi 2021 – Photo Credit: F1 Official Website

Proprio le procedure d’uso di quest’ultima saranno infatti un punto di discussione nella F1 Commission del 14 febbraio; trovare un accordo non sarà semplice, anche perché FIA e Liberty Media hanno obiettivi diversi. Oltre al rispetto delle regole infatti, deve prevalere la sicurezza che però non può oscurare lo spettacolo tanto ricercato. Il compromesso sembra dunque essere l’unica soluzione, ma ciò non esclude che in futuro qualcuno possa comunque rimanere scontento, così come successo ad Abu Dhabi.

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Chiara Zambelli

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