Martin Ducati
Jorge Martin ha parlato del suo rapporto con Ducati e dell'ambizione di correre per il team ufficiale nel 2023, sperando in un 2022 glorioso

Jorge Martin nel suo anno da rookie ha dimostrato da subito adattamento e facilità di comprensione della sua Ducati Desmosedici GP21 del team Pramac Racing. Una vittoria, tre podi e quattro pole position il bottino del suo esordio nella classe regina. E ora pensa in grande.

Le parole di Martin sul suo futuro in Ducati

Tra le fila della Ducati in classe regina il talento non manca. Francesco Bagnaia, Enea Bastianini, Jack Miller, Johann Zarco, Luca Marini e Jorge Martin già lo scorso anno hanno dimostrato come la Ducati sia ormai una moto versatile, amata da tutti i piloti. Il prossimo anno si aggiungeranno altre due Desmosedici nello schieramento, quelle di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi.

La concorrenza per i due posti nel team ufficiale per il 2023 sarà serrata e la prossima stagione delineerà con ogni probabilità la line-up della squadra ufficiale. Tra i pretendenti Jorge Martin, che ha sicuramente le carte in regola per vestirsi di rosso. Queste le sue ambizioni raccontate a The-Race.com.

La prima vittoria di Pramac in 25 anni… Mi sentivo una rock star in quel periodo dell’anno. Se facciamo un’0ttima preseason, se riesco a capire un po’ meglio la moto, se riesco a concentrarmi un po’ di più sul mio stile, allora possiamo lottare per i primi cinque. Sono realista, l’obiettivo è di essere nel team ufficiale entro il 2023

Jorge Martin sulla Ducati Pramac Racing – photo credits: motogp.com

Martin-Ducati: amore a prima vista

Il team Pramac Racing è di fatto il junior team della Ducati. Basti pensare che gli attuali due piloti della squadra ufficiale sono stati promossi entrambi nel 2021 dopo l’esperienza nel team italiano.

Pramac sa coccolare i propri piloti e il rapporto tra lo spagnolo e la squadra ha avuto subito esiti positivi. Un’alchimia che ha portato Martin a conquistare la sua prima vittoria, tre podi e quattro pole position. Bisogna anche considerare che “Martinator” è rimasto fuori dalle corse per un brutto incidente occorso a Portimao all’inizio della stagione 2021.

Martin ha parlato delle differenze nel lavorare con i giapponesi rispetto agli italiani.

La differenza principale nei team risiede nella nazionalità di chi ci lavora. Dipende se sono giapponesi o italiani o di altri posti. Ma è bello lavorare con gli italiani, perché sono molto veloci e hanno sempre buone soluzioni. Forse non sempre buone, ma veloci, ed è importante provare le cose ed essere preparati per ogni situazione… Penso che lo stile italiano sia più simile allo spagnolo, più mediterraneo, più affettuoso con le persone e si adatta di più al mio tipo di personalità

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Simone Massari

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