Forcada Rossi
Ramon Forcada ricorda gli anni del duello tra Rossi e Lorenzo, spiegando come i giovani non avessero rispettato il suo status dell'epoca

Ramon Forcada, capo tecnico di Morbidelli in Petronas e precedentemente di Jorge Lorenzo nel team ufficiale, è intervenuto parlando di Valentino Rossi. In un’intervista a MotoGP.com ha raccontato di come i giovani si sono comportati con il “Dottore”.

Le parole di Forcada su Rossi

In 25 anni di carriera e 19 di classe regina, Valentino Rossi ha dovuto inevitabilmente scontrarsi con piloti più giovani e arrembanti. Prima Daniel Pedrosa, poi Casey Stoner e infine Jorge Lorenzo, arrivarono all’apice della carriera di Rossi, creandogli non pochi grattacapi.

Tra le rivalità più accese quella con Jorge Lorenzo, che oltre essere un giovane talentuoso bicampione del mondo in 250, era anche il suo compagno di squadra.

Ramon Forcada ha ricordato così a MotoGP.com la rivalità nel 2008 tra Rossi e Lorenzo, che già alla prima gara dimostrò di poter infastidire l’allora sette volte campione del mondo.

Forcada Rossi
Jorge Lorenzo e Ramon Forcada nel 2008, all’esordio del maiorchino nella classe regina

Dopo il loro duello nel 2008 in Qatar, Valentino Rossi mi disse: “Sarà sempre così”. Jorge era stato impressionante perché su quella moto non era facile ottenere la pole nella prima gara della vita. Quando arriva un nuovo pilota e fa pole e podio alla prima gara, il primo centauro va in allarme

Giovani irriverenti

Per Valentino Rossi, veder arrivare giovani talenti sarà stato sì stimolante, ma a tratti frustrante. Il primo a sradicare dal trono Valentino Rossi fu Casey Stoner, che nel 2007 con la Ducati conquistò il suo primo titolo mondiale.

Normalmente il pilota numero uno è il re, ma quella generazione non rispettò quella posizione, nel senso sportivo. E questo era qualcosa di nuovo per Valentino

Rossi sconfisse il suo avversario di box Lorenzo sia nel 2008 sia nel 2009. Forcada ricorda come evento cardine dell’ultimo mondiale del “Dottore” il famoso sorpasso in Catalunya.

Jorge stava pensando quello che pensavano tutti gli altri: ‘Okay, se riesco ad arrivare alla curva 10 in testa, vincerò la gara’. Jorge non si aspettava quel sorpasso nel finale, e si è dimenticato di chiudere la porta all’ultima curva perché normalmente è un punto in cui nessuno entra o sorpassa

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Simone Massari

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