Ferrari Goodwood Festival
Ferrari classica 250 GTO/64 presente al Goodwood Revival pilotata da Nicky Pastorelli ex tester Minardi F1.

Una bellissima Ferrari classica al Goodwood Revival ha estasiato tutti i presenti. Parliamo della Ferrari 250 GTO/64, una piccola opera d’arte a quattro ruote figlia della matita di Pininfarina. Pilotata dall’olandese ed ex tester Minardi F1 Nicky Pastorelli, è stata in grado di rimontare su tutte le auto classiche per poi vincere la gara. Ma su quello non c’erano dubbi!

Ferrari al Goodwood Revival, figura una bellissima 250 GTO/64

Il revival di auto storiche che si tiene periodicamente sul circuito automobilistico del Goodwood Revival, un festival della durata di tre giorni, ha visto trionfare una bellissima Ferrari 250 GTO/64 di proprietà del pilota olandese professionista, ed ex tester per Minardi in Formula 1, Nicky Pastorelli.

Ferrari Classica Goodwood Revival
Ferrari 250 GTO/64 su pista – Photo Credit: Goodwood

L’olandese ha deliziato tutti gli appassionati, e i membri del club automobilistico di vetture classifiche più famoso al mondo, grazie alla sua partecipazione alla gara revival a bordo di una delle Ferrari classiche più belle mai concepite per le corse endurance.

Cenni storici sulla Ferrari 250 GTO/64

Alla fine del 1963, quando a Maranello si stava già operando attorno al progetto della 250 Le Mans, a Pininfarina venne affidato il compito di studiare una nuova veste per la gloriosa 250 “GTO”, che tanti successi aveva raccolto nel biennio ’62-’63. Il carrozziere di Torino allestì una berlinetta bassa e filante, dalla linea spiccatamente aerodinamica, con le carreggiate più larghe rispetto la precedente versione del biennio succitato. La Ferrari 250 GTO/64 appariva grintosa, ma poco armonica ed elegante rispetto la capostipite, però era, anzi è, considerata comunque un’opera d’arte a quattro ruote.

Ferrari 250 GTO/64 Nicky Pastorelli
Personale Ferrari 250 GTO/64 numero 111 di Nicky Pastorelli – Photo Credit: Nicky Pastorelli

Le maggiori novità apportate sulla berlinetta riguardavano la parte centrale-posteriore, zona in cui Pininfarina anticipò alcune soluzioni poi trasferite sulla 250 Le Mans, come il parabrezza fortemente inclinato o il tetto che si interrompeva bruscamente e proseguiva posteriormente sino a raccordarsi con la coda (tronca) attraverso una sorta di roll-bar. Il motore rimaneva il classico 12 cilindri a V a 60° da 2953,2 cc e 302 CV di potenza.

Vennero costruite un totale di sette Ferrari 250 GTO/64, quattro ricarrozzando altrettanti modelli del ’62 e tre completamente nuove. La GTO del ’64 venne spesso affidata a scuderie private e gentleman drivers, colse brillanti risultati come le due vittorie di classe alla celebre e gloriosa Targa Florio, nel Mondiale Marche, alla 500 Chilometri di Spa e alla 1000 Chilometri di Parigi nel ’64.

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Raffaello Caruso

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