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Stefano Domenicali ha dichiarato che senza limiti si avrebbe un calendario con più di 30 gare, situazione comunque insostenibile per la F1.

Il calendario di F1 è in forte crescita, sia per il numero di gare che lo formano che per le tante richieste per poterne far parte. Il mondiale del 2022 sarà il più lungo nella storia della F1, con 23 gare da disputare prima che venga decretata la fine. L’interesse dei vari Paesi nei confronti del Circus costringe però a valutare diverse soluzioni per gli anni futuri; allungare il calendario con più di 30 gare sarebbe sbagliato, come detto da Domenicali a The Race, ma non si esclude invece l’ipotesi di una rotazione.

Domenicali: “30 gare sarebbero un problema, ma non escludiamo una rotazione”

La F1 ha come obiettivo quello di raggiungere più mondo possibile e i nuovi ingressi in calendario degli ultimi anni sembrano confermare un interesse sempre più in crescita. Dal Medio Oriente fino ad arrivare Oltreoceano, il Circus si espande così come il calendario, che rischia forse di diventare troppo lungo per essere sostenuto bene dall’inizio alla fine. Stefano Domenicali, presidente e a.d. della F1, ha però tranquillizzato in un’intervista rilasciata a The Race; più di 30 gare, fattibili senza gli attuali limiti, non sarebbero comunque sostenibili. Sul tavolo di discussione resta invece l’ipotesi di alcuni GP fissi e altri a rotazione, in modo da dare a tutti la possibilità di entrare nel prestigioso calendario.

La F1 sta vivendo un grande momento, sia per l’intensità sportiva in pista sia per l’interesse manifestato dal pubblico. Stiamo anche per conoscere un nuovo pubblico e un modo di comunicare con esso, ideando in contemporanea un percorso chiaro nei regolamenti e per le tecnologie, dall’uso dei carburanti all’ibrido. È vero che c’è un grande interesse per nuovi posti, così come per quelli tradizionali, per far parte del nostro calendario.

Stefano Domenicali
Stefano Domenicali alla presentazione del GP di Miami – Photo Credit: F1 Official Twitter Account

Penso che se non ci fossero le limitazioni, che vanno giustamente rispettate, potremmo raggiungere facilmente un accordo per più di 30 gare. Non possiamo però andare in questa direzione; sarebbe un problema in termini di strategia, di business e di circuiti da scegliere. Vogliamo capire quali siano i migliori in cui mantenere una base stabile, senza escludere l’ipotesi di una rotazione in altri posti. Sono tutti progetti che stiamo elaborando.

Stefano Domenicali

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Chiara Zambelli

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