Addio ad Alpine, Prost attacca: "Nel 2021 ho percepito il desiderio da parte della proprietà che la vecchia guardia andasse via"

Dopo Marcin Budkowski, l’Alpine perde un altro pezzo da novanta con l’addio di Alain Prost. La notizia che il quattro volte campione del mondo lascerà il team francese è trapelata ieri sulla stampa, grazie ad una soffiata che Prost non ha per niente gradito. In un’intervista esclusiva rilasciata all’Equipe, l’ex pilota ha parlato dei motivi dell’addio, accusando di fatto la dirigenza guidata a Laurent Rossi di aver voluto azzerare la “vecchia guardia”.

Addio Alpine-Prost: l’ex campione del mondo all’attacco del team francese

Continua la riorganizzazione interna di Alpine che, dopo aver dato il ben servito all’ormai ex Team Principal Budkowski, fa i conti anche con l’uscita del consulente e direttore non esecutivo Alain Prost. Si interrompe così, in maniera piuttosto burrascosa, un rapporto che durava ormai da parecchi anni. La notizia dell’addio di Prost è rimbalzata ieri sui principali media specializzati, senza che peraltro il team abbia ancora ufficializzato la separazione. Una soffiata, forse partita da un insider della squadra, che non è piaciuta al quattro volte iridato che ha parlato di mancanza di rispetto da parte della scuderia transalpina. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano francese l’Equipe, Prost ha attaccato Alpine per le modalità con cui sono state gestite le uscite eccellenti di questo inizio anno:

A settembre del 2020 Luca De Meo mi aveva proposto di assumere la carica di presidente dell’Alpine F1 team. In principio avevo accettato, Cyril Abiteboul avrebbe gestito il marchio mentre Marcin Budkowski avrebbe preso le redini della scuderia, ma poi a gennaio è arrivata la nomina di Laurent Rossi. Ho continuato dunque a ricoprire quello che era già il mio ruolo in precedenza, ovvero di consulente, ma durante il 2021 ho percepito il desiderio da parte della proprietà che i ‘vecchi’ se ne andassero.

Prost: “E’ venuto meno l’aspetto umano nella gestione dei rapporti all’interno della scuderia”

C’è stata tanta gelosia – ha aggiunto Prost – nei consigli di amministrazione mi sono trovato a scoprire certe decisioni all’ultimo minuto. Quando il patron della scuderia non ti dice nemmeno ‘buongiorno’ arrivando in circuito allora viene a mancare anche la minima forma di rispetto e a queste condizioni preferisco farmi da parte. La volontà di Laurent Rossi è di essere solo, mi ha detto di non avere più bisogno di consigli e vuole tutte le luci dei riflettori per sé. Nessuno è indispensabile, io meno che mai. Ma non bisogna dimenticare che quello che avverrà nel 2022 saranno gli eventuali frutti di un lavoro iniziato due o tre stagioni fa. Se dovesse arrivare Otmar Szafnauer sarei contento, non ho nulla contro il cambiamento, ma l’aspetto umano è veramente venuto meno nella gestione dei rapporti all’interno della scuderia.

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Rosanna Greco

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