Sono passati quasi 40 anni dalla morte di Gilles Villenueve. Il pilota canadese avrebbe compiuto oggi 72 anni. Il campione non campione, l’aviatore, così era soprannominato in pista perché passava più tempo in cielo che in terra, distruggendo costantemente la sua Ferrari. Non è mai stato campione del mondo, purtroppo non ne ha avuto la possibilità, ma era molto amato all’epoca ed è ancora amato adesso nonostante non ci sia più. Gilles era spettacolare, un folle, che regalava ad ogni gara sprazzi di pura magia.
L’aviatore Gilles Villeneuve
Ogni pilota che entra in Formula 1 crea la propria “eredità”. I campioni del mondo di questo sport scrivono i loro nomi nei libri di storia, che li fissa nella mente dei fan, mentre alcuni nomi scompaiono con la stessa rapidità con cui sono stati ascoltati. Ma Gilles Villeneuve era diverso. Nonostante non abbia mai vinto un titolo mondiale e nonostante abbia vinto solo sei GP in carriera, il canadese viene ricordato ancora oggi, a quasi quattro decenni dalla sua scomparsa.
Gilles Villeneuve amava le auto, amava correre. Per Gilles correre non era un lavoro ma una vera passione. Aveva un talento da vendere, portava sempre al limite la sua vettura in pista, e in alcuni casi superava anche il limite. Era veloce, era testardo, era un pilota di F1 che non si fermava davanti a nulla. Era in grado di intrattenere tutti sul circuito con la sua velocità e la sua pura mentalità da pilota, ma era uno dei pochissimi piloti che intratteneva molto anche il pubblico.
Aviatore? Il suo soprannome. Gilles amava correre ma allo stesso tempo amava anche volare. Era conosciuto da tutti con il titolo di Aviatore, questo perchè spesso tendeva a spiccare il volo con la sua vettura di F1. Ma nonostante i suoi “voli” Gilles non si è mai arreso, tornava subito nella sua monoposto infischiandosene di tutto e di tutti.
Un campione non campione
Gilles Villeneuve ha dimostrato che un pilota non ha bisogno titoli mondiali, pole position o vittorie per essere un pilota di successo. Secondo il canadese un pilota doveva essere in grado di essere se stesso dentro e fuori dalla pista, aggiungendo un po’ di pazzia e di divertimento in pista, diventavi il pilota amato dal pubblico. Ecco chi era Gilles. Le persone sono state in grado di leggere la sua anima, questo perchè Villeneuve era limpido, era semplicemente se stesso. Tutti sono riusciti a vedere l’amore e la passione che Gilles metteva in pista, ha riempito i fan di eccitazione ogni volta che la sua Ferrari rossa passava, a una velocità maggiore rispetto a qualsiasi altra vettura.
Il canadese era semplicemente incredibile, con lui in pista non si ci annoiava mai. Non era scontato Gilles, nessuno sapeva cosa aspettarsi da lui in pista. Era imprevedibile, era talentuoso, era intraprendente. Qualità che però hanno portato delle ripercussioni sul canadese. “Superare e oltrepassare il limite”, questo faceva Gilles, e questo lo ha anche fermato. L’8 maggio del 1982 sul circuito di Zolder in Belgio, Gilles spiccherà il suo ultimo volo. La Formula 1 ha visto nel corso degli anni molti piloti di talento, ma non ci sarà mai un altro Gilles Villeneuve. Alcuni piloti possono mostrare degli scorci del grande uomo, ma non possono mai essere lui, il pilota più abile della storia della Formula 1.
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Mara Romano