Uno dei problemi che questa F1 mette in evidenza gara dopo gara sembra essere la mancanza di coerenza tra le decisioni e le penalità assegnate durante gli appuntamenti iridati. Commissari diversi per GP diversi rendono infatti le scelte soggettive e, soprattutto, con valutazioni diverse a seconda di chi si trova ad analizzare gli episodi. Nella conferenza stampa del GP del Qatar, Yuki Tsunoda ribadisce quanto secondo lui la penalità in Brasile sia stata esagerata.
Tsunoda: “Io in Brasile ho ricevuto una penalità, mentre Ricciardo in Messico no”
La penalità presa durante il GP di San Paolo sembra non essere andare giù al pilota giapponese; Tsunoda infatti, dopo il contatto con l’Aston Martin di Stroll, ha ricevuto dai commissari di gara 10 secondi di penalità. Una pena troppo severa secondo il numero 22 dell’AlphaTauri, soprattutto se paragonata a quanto successo in Messico dopo la collisione causata da Daniel Ricciardo.
L’incidente in Brasile? Non credo che fosse solo colpa mia. 10 secondi sono una sanzione decisamente troppo dura, a mio parere; anche 5 sarebbero stati troppi rispetto a quello che ho visto nel primo giro in Messico. In quel caso infatti Ricciardo non ha preso penalità, a me invece ne hanno data una da dieci secondi.
Yuki Tsunoda
Non ho avuto un bloccaggio e sono rimasto stretto sul cordolo interno; semplicemente non c’era spazio, io non potevo farci più nulla e lui ha chiuso la porta seguendo la traiettoria normale come se io non fossi stato lì. Ci siamo toccati e ho avuto un sacco di danni dall’incidente; ma resto convinto che non sia stata tutta colpa mia.
Yuki Tsunoda
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