Dovizioso deluso
Andrea Dovizioso deluso dalle sue prestazioni, analizza il weekend di Misano-2 dando uno sguardo a Quartararo per migliorare il feeling

Il ritorno di Andrea Dovizioso in MotoGP dopo il divorzio con Ducati, non pare sortire gli effetti sperati dal forlivese che si è detto deluso dalla prestazione. Il pilota Petronas non sembra soddisfatto dei suoi risultati e rimarca come il suo stile di guida sia ancora lontano da quello di Quartararo.

L’analisi di Dovizioso deluso dalla gara di Misano-2

Quattro cilindri a V, motore prestante e grande frenata. Queste erano le caratteristiche che Andrea Dovizioso era abituato quando saliva in sella a una MotoGP. Con l’approdo in Yamaha Petronas il forlivese dovrà necessariamente adattare il suo stile di guida a una moto diametralmente opposta. “Dovi” ha voluto trarre delle conclusioni riguardo le sue prime gare al ritorno nella classe regina. E ha scelto la gara 2 di Misano, proprio perchè esordì sulla M1 nel primo appuntamento sulla pista romagnola.

E’ stato un weekend molto difficile perché abbiamo faticato molto sul bagnato. Mi aspettavo un po’ di più in gara, non per la mia posizione di partenza, ma per la mia velocità. Ma non è andata bene. Non ho capito molto, non ho avuto feeling fin dall’inizio, faticavo e quindi non ero veloce

Dovizioso deluso
Andrea Dovizioso in pit-lane a Misano di fianco a Franco Morbidelli – photo credits: motogp.com

Nel secondo appuntamento di Misano, Dovizioso si è dovuto accontentare solo del 13° posto, posizione frutto anche di molte cadute. Il pilota forlivese ha accusato un ritardo di 14 secondi dal compagno di squadra Valentino Rossi.

Se la stagione 2022 dovesse iniziare domani, mi preoccuperei, ma non è così. Non sono migliorato in questo fine settimana, ma abbiamo dovuto fronteggiare  cattive condizioni e questo può aiutarci a fare dei cambiamenti alla moto. Non sono contento del week-end, ma a Portimao mi aspetto qualcosa di più

Dovizioso sullo stile di guida di Quartararo

Entrare a campionato in corsa, con una moto del 2019, è stata per Dovizioso una scelta intelligente per incominciare a prendere le misure della M1. Tra un Valentino Rossi ormai a fine carriera, un Morbidelli infortunato e un Vinales in piena crisi interiore, la Yamaha ha riposto ogni speranza in Quartararo. Fiducia che ha portato il titolo mondiale che mancava da Iwata dal 2015 con Jorge Lorenzo. Il pilota ex Ducati si è soffermato ad analizzare lo stile di guida del francese, il più efficace su questa M1.

Su ogni pista, in tutte le condizioni, a tutte le temperature, guida sempre allo stesso modo: frena molto tardi, ma è davvero difficile far girare la moto come fa lui. Ed è qualcosa che può fare facilmente. Riesce a sfruttare al meglio i punti di forza della M1, ma è anche molto bravo a nascondere le debolezze. Può guidare a modo suo ovunque e in ogni momento

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Simone Massari

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