Mazpein Haas Russia
Nikita Mazepin avverte: "Per mio padre l'acquisto di un team in F1 potrebbe essere un'opzione interessante".

Il fine settimana di Sochi è stato l’occasione per la Haas di annunciare la line-up piloti per il 2022. Confermati, ed era abbastanza scontato, sia Mick Schumacher che Nikita Mazepin. I due, complice una monoposto che è di fatto l’ultima della griglia, non hanno sin qui raccolto nessun punto. In particolare, il russo ha fatto parlare di sé per le tante intemperanze in pista e per il rapporto spesso turbolento con il compagno di squadra. E se l’arrivo di Nikita in F1 ha fatto storcere il naso agli appassionati, altrettanto scalpore potrebbero generare le parole rilasciate dal pilota alla tedesca Bild in merito al possibile acquisto di una squadra da parte del padre Dmitry, già presidente e azionista di maggioranza di Uralchem, main sponsor proprio della Haas.

Mazepin: “Io in F1 perché sono un pilota e il team mi vede come una risorsa”

L’ambizione di Dmitry Mazepin, papà di Nikita e presidente di Uralchem, di avere un team tutto suo non sembra essere tramontata. A darne conferma è proprio il figlio in una recente intervista al quotidiano tedesco Bild. Il giovane pilota russo è stato confermato, insieme a Mick Schumacher, alla guida della Haas anche per il 2022. Il debutto di Mazepin nella massima serie non è stato esente da critiche e polemiche, legate anche al modo in cui è approdato in F1, con l’arrivo propiziato dalla sponsorizzazione di Uralchem. E la permanenza di Nikita nel paddock potrebbe diventare tanto più semplice qualora il padre decidesse di acquistare una squadra:

Per mio padre sarebbe un’opzione interessante quella di comprare una squadra – ha dichiarato Mazepin – Qualsiasi cosa ha toccato è diventata oro. Io però sono molto fedele alla Haas, quindi se dovesse comprare un team, sarebbe curioso vedere come andranno e speriamo di batterli. Non escluderei neppure di lasciare la Haas per unirmi a un suo possibile nuovo team, ora corro in una scuderia decima su dieci posizioni nella classifica costruttori. Ma ribadisco, sono leale e voglio avere successo con la Haas.

Ho un posto in Formula 1 perché sono un pilota e il team mi vede come una risorsa – ha poi specificato in risposta a quanti mettono in dubbio le sue qualità di pilota – La sponsorizzazione Uralchem c’è perché l’azienda vede la F1 come un’opportunità per nuovi affari. Essendo l’unico pilota russo, è naturale che un’azienda russa voglia investire in un team dove corre un connazionale

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Rosanna Greco

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