Tra Toto Wolff e Lawrence Stroll c’è sicuramente un’amicizia, ma forse prima di tutto ci sono gli affari; i due grandi uomini della F1 sono infatti soci e il loro esserlo aveva portato a vociferare di un possibile acquisto della scuderia Mercedes in caso di ritiro dal Circus. In attesa di quel momento, Wolff lo scorso anno è diventato azionista Aston Martin, scuderia di proprietà di Stroll, ma l’acquisto delle azioni da parte del tedesco è finito sotto inchiesta; l’ipotesi fatta dalle autorità borsistiche in Europa è infatti quella di insider trading, motivo per cui la transazione è finita sotto indagine, come riportato da Le Journal de Montréal.
Wolff-Stroll sotto inchiesta per la compravendita delle azioni Aston Martin
Lo scorso anno, dopo un mese circa dall’inizio del lockdown, la voce che avrebbe voluto Toto Wolff e Lawrence Stroll a capo di una nuova Mercedes è stata smentita dai fatti; uno in particolare, ovvero l’acquisto delle azioni Aston Martin da parte del team principal austriaco. Toto Wolff infatti dal 2020 è azionista della ex Racing Point, team di proprietà di Lawrence Stroll; la compravendita non è però passata inosservata agli occhi delle autorità borsistiche europee.
Da quando Wolff ha infatti acquistato lo 0.95% delle quote Aston Martin, il valore delle azioni è cresciuto del 60%, un valore molto alto in Borsa, soprattutto dopo alcune vicende che hanno fatto suonare un campanello d’allarme. Nello stesso anno infatti, Tobias Moers è passato dall’essere capo della Mercedes-AMG al diventare CEO della Aston Martin; inoltre, verso la fine del 2020, Mercedes ha investito ulteriormente sulla scuderia cliente.
Insider trading: Wolff sapeva?
Tutti questi movimenti hanno avuto come conseguenza l’ovvia crescita delle azioni in Borsa, motivo per cui le autorità competenti hanno iniziato a studiare il percorso di questa crescita esponenziale. Il punto di partenza è stato proprio l’acquisto delle azioni da parte di Wolff, finito così sotto inchiesta con la possibile accusa di insider trading.
Il fiuto per i buoni affari non è certo una qualità che manca al manager austriaco, ma quando si tratta di società quotate in Borsa, i sospetti nascono e vanno quindi verificati. Proprio agendo così BaFin, autorità che regola il mercato tedesco, ha avuto gli estremi per presentare un’accusa di insider trading, passando il caso alla FCA, Financial Conduct Authority, in quanto le azioni in questione sono quotate alla Borsa di Londra.
Il sospetto di insider trading, visto l’andamento conseguente all’acquisto delle azioni, è in realtà un sospetto normale; per le autorità borsistiche infatti, l’investimento fatto da Wolff è stato troppo fortunato, quasi come se l’austriaco già sapesse della possibile impennata delle azioni Aston Martin. Al momento dunque il caso risulta indagato per possibile insider trading. Toto Wolff sapeva o ha semplicemente acquistato il giusto al momento adatto?
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