Nulla da fare per Russell che non partirà dalla nona posizione nel GP di Gran Bretagna dopo la penalità ricevuta per lo scontro con Sainz.

Il weekend del GP di Gran Bretagna era iniziato molto bene per il giovane inglese della Williams che nelle qualifiche del venerdì era riuscito ad entrare in Q3, chiudendo poi con l’ottavo tempo. Niente male nemmeno le qualifiche Sprint che alla fine l’hanno visto tagliare il traguardo come nono, se non fosse per quella sbavatura iniziale; Russell infatti ha avuto uno scontro con Sainz, con il ferrarista costretto poi alla rimonta. La manovra, notata dai commissari, è costata a Russell una penalità molto cara che lo vedrà partire leggermente più indietro in questo GP di Gran Bretagna.

GP Gran Bretagna, Russell: 3 posizioni di penalità per il contatto con Sainz

Un venerdì magico per un sabato mezzo da incubo. Questo infatti quello che ha probabilmente vissuto George Russell in questa prima parte di weekend sul circuito di Silverstone. Il giovane pilota della Williams ha infatti compiuto un’impresa nelle qualifiche del venerdì, arrivando in Q3 per la seconda volta e chiudendo poi ottavo di fronte al pubblico di casa.

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George Russell, GP Gran Bretagna 2021 – Photo Credit: F1 Official Twitter Account

La qualifica Sprint del sabato pomeriggio ha però cambiato le carte in tavola, quasi a confermare una sorta di maledizione sugli esiti in pista del giovane inglese. Malocchio o meno, la manovra compiuta da Russell nel primo giro della mini-gara è stata un errore; una valutazione sbagliata che ha così portato Russell ad uno scontro con Sainz, piccolo incidente che di fatto ha rovinato la gara del pilota spagnolo.

La nona posizione conquistata così da Russell per la griglia della gara vera e propria è purtroppo durata poco; l’inglese infatti, a seguito della convocazione da parte dei commissari, ha ricevuto una penalità. Penalità che vedrà Russell partire con 3 posizioni in più rispetto a quella conquistata dopo la Sprint Qualifying; da nono a dodicesimo, per una gara di casa che per l’inglese non sarà quindi facile, sia per la pressione sul pilota numero 63 che per le prestazioni della monoposto che guida.

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Chiara Zambelli

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