GP Gran Bretagna, Red Bull sprofonda nel baratro: grave incidente per Verstappen, solo un punto racimolato da Perez grazie al giro veloce

Quello del GP di Gran Bretagna poteva essere per Max Verstappen e la Red Bull il weekend dell’allungo definitivo in classifica, l’occasione per mettere una seria ipoteca sul mondiale. E invece, tutto da rifare per il team di Milton Keynes. L’appuntamento di Silverstone inizia un po’ così, con Hamilton che il venerdì si prende la pole con un giro dei suoi. Si raddrizza il sabato con la prima Qualifica Sprint della storia dominata da Verstappen. Precipita nel baratro la domenica dopo il pauroso incidente che vede coinvolti Max e Lewis al primo giro. La Mercedes azzera quasi il ritardo nella classifica costruttori, Hamilton riduce il suo svantaggio a soli 8 punti.

GP Gran Bretagna, Red Bull sfortunata e furiosa

La Red Bull che viene fuori dal weekend di Silverstone è un po’ come il suo pilota, Verstappen che sale sull’ambulanza dopo l’incidente con Hamilton: acciaccata, stordita, barcollante. E furiosa. Dopo la splendida vittoria di Max alla prima Sprint Race della storia, la scuderia austriaca era pronta ad una battaglia dura che magari si sarebbe risolta solo all’ultimo giro e dove le chance di vittoria e allungo al campionato c’erano eccome. E invece, niente lotta: il GP di Verstappen termina sulle barriere della curva Copse, dopo un pauroso scontro con Lewis Hamilton.

Gara interrotta, Max portato prima al centro medico e poi in ospedale per una tac di controllo. Pochi secondi dopo l’incidente Christian Horner si apre in radio con la direzione gara: è furioso, chiede una punizione pesante per il pilota inglese. Risponde Wolff, sempre per il tramite dei commissari: la curva era già di Hamilton e Verstappen l’ha affrontata come se di fianco a sé non ci fosse nessuno. Risultato: Lewis si prende la gara con forza, nonostante i dieci secondi di penalità. Gongola sul podio, mentre Max dall’ospedale inveisce e mastica amaro.

Incidente Verstappen-Hamilton, troppa foga da parte di entrambi

Su di chi è la colpa potremmo discutere in eterno: Lewis troppo aggressivo? Max che non lascia spazio? Prosaicamente, potremmo dire che prima o poi doveva succedere che i due piloti, fin qui leali e corretti, si scornassero in pista. Che sia accaduto proprio a Silverstone era prevedibile: Hamilton ieri era determinato a far bene davanti al suo pubblico, dopo cinque GP in cui non saliva sul gradino più alto del podio. Verstappen è tornato ad essere il pilota che abbiamo conosciuto agli inizi della carriera: aggressivo, difficilissimo da superare, per nulla conservativo.

Avrebbe potuto alzare il piede e lasciar passare Lewis? Forse. Magari l’avrebbe ripreso e superato più avanti, o magari avrebbe agguantato un secondo posto importante in ottica campionato. Ma nella testa di Max in quel momento il mondiale non esisteva più, ha visto la sagoma nera della Mercedes e nella ha avuto più importanza. Con Hamilton che, a fine gara, ha dichiarato, nel caso Verstappen l’avesse scordato, che no, lui il piede non lo alza mai.

GP Gran Bretagna, gara opaca per Sergio Perez

Per trovare un weekend così disastroso per il pilota olandese bisogna tornare indietro a Baku, quando lo scoppio improvviso dell’anteriore sinistra gli costò il primo posto. Ma in Azerbaijan la Red Bull festeggiò ugualmente grazie alla prima vittoria di Sergio Perez con la RB16B. Ieri Checo è stato autore di una gara fiacca, corsa costantemente in mezzo alla confusione del gruppone centrale. Partito ultimo dopo il ritiro in qualifica sprint, il pilota messicano recupera qualche posizione, ma non quante ci si aspetterebbe da chi guida la monoposto migliore.

Sergio Perez in azione sul circuito di Silverstone – Photo Credit: Sergio Perez Twitter Official Account

Alla fine la Red Bull decide di sacrificarlo facendolo rientrare per un secondo pit-stop nella speranza che riesca ad agguantare il punticino del giro veloce. Ma chiude la gara in sedicesima posizione, davanti solo alla coppia dei piloti Williams, e di conseguenza il punto sperato non gli viene assegnato. Un’altra prestazione deludente per Perez, dopo il disastroso weekend del secondo GP austriaco. La Red Bull, se vuole puntare seriamente al mondiale, ha bisogno di lottare con due punte. Verstappen da solo non basta, Checo è avvisato: la riconferma su uno dei sedili più ambiti della griglia non è più così scontata.

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Rosanna Greco

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