Dopo la faccenda iniziale inerente il caso degli pneumatici Pirelli, messa sotto accusa dopo la gara del GP azero, Aston Martin non è d’accordo sui risultati dell’indagine distribuiti dal fornitore italiano. Secondo i dati raccolti dopo aver analizzato l’Aston Martin di Lance Stroll e la Red Bull di Max Verstappen, i pneumatici non avevano difetti di produzione, né segni di eccessiva usura. Esclusa, tra le possibili cause, anche la presenza di detriti in pista.
Aston Martin alza la voce contro Pirelli
Il vero motivo del cedimento degli pneumatici sulle vetture di Lance Stroll e Max Verstappen, sarebbe dovuto ad una discrezionalità con cui le squadre giocano sulla pressione delle gomme. In poche parole pressioni diverse comportano effetti e comportamenti diversi sulle monoposto. A questo episodio sia Red Bull, ma soprattutto Aston Martin, hanno comunicato al fornitore italiano che le pressioni sugli pneumatici Pirelli montati sull’AMR21 e sulla RB16B erano esattamente quelli prescritti.
Di seguito alcune delle parole riportate sul comunicato ufficiale di Aston Martin, in seguito all’indagine eseguita assieme gli uomini della Pirelli:
A seguito di un’indagine insieme a Pirelli, Aston Martin può fornire una dichiarazione sul problema degli pneumatici che ha messo fine al Gran Premio dell’Azerbaigian di Lance Stroll. Lance aveva iniziato il Gran Premio al 19° posto con la gomma dura, adottando una strategia alternativa che lo ha aiutato a scalare la classifica e a entrare in lizza per i punti. Al 29° giro era in top-10, quando sul lungo rettilineo ha subito un problema tecnico che lo ha portato contro il muro […]. Possiamo confermare che non c’è stato alcun difetto della vettura che ha causato il guasto alla gomma. La squadra ha sempre utilizzato i suoi pneumatici entro i parametri prescritti da Pirelli e continuerà a farlo.
Comunicato ufficiale Aston Martin
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