jorge lorenzo stipendi
Jorge Lorenzo ha espresso la sua opinione riguardo agli stipendi attuali dei piloti di MotoGP e come siano cambiati rispetto agli anni passati.

Negli annali della storia della MotoGP, nomi come Jorge Lorenzo risplendono come icone di un’epoca dorata, periodi in cui gli stipendi, i contratti milionari e le supercar erano all’ordine del giorno. Tuttavia, nel campionato odierno, sembra che questi tempi siano ormai un ricordo lontano.

Jorge Lorenzo e gli stipendi da capogiro

Lorenzo, ex campione del mondo MotoGP, ha recentemente condiviso riflessioni preziose su come la sua fortuna economica sia cambiata nel corso degli anni. Ricordando il suo primo titolo mondiale nel 2010 e i contratti lucrativi che seguirono, Lorenzo sottolinea un cambiamento nella percezione del lusso e del denaro.

Non avevo ancora comprato nessuna macchina sportiva, guidavo una Fiat 500… Non capivo le persone ricche, cosa vuol dire guidare una Ferrari o una Mercedes. No, l’ho capito solo dopo, ero contento della mia Fiat 500. Ma poi ho compreso…“.

Jorge Lorenzo stipendi
Photo Credit: MotoGP.com

La sua carriera, costellata di successi e contratti da otto cifre con Ducati, sembra riflettere un’epoca d’oro che, secondo Lorenzo, è stata interrotta bruscamente dall’epidemia di Covid. Le vendite di moto in crescita, il pubblico televisivo numeroso e gli sponsor generosi sembrano appartenere a un’era precedente, lasciando i piloti a confrontarsi con stipendi ridotti e contratti meno sfarzosi.

Lorenzo evidenzia come la pandemia abbia portato a una riduzione degli stipendi dei piloti, con le marche che approfittano di circostanze mutevoli per tagliare i costi. Anche la diminuzione della visibilità televisiva e l’interesse degli sponsor sembrano contribuire a questa tendenza. Tuttavia, con l’introduzione delle gare Sprint, c’è speranza per un cambiamento positivo nel panorama economico della MotoGP. Lorenzo suggerisce che il nuovo formato, pur essendo più breve, potrebbe portare a un aumento degli ingaggi e dei bonus per i piloti.

Ora fanno il doppio delle gare, anche se sono più brevi, e nel prossimo contratto vorranno guadagnare di più. Sarà raddoppiato il bonus e lo stipendio perché ci saranno il doppio delle gare”.

Queste parole riflettono una nuova era di possibilità per i piloti MotoGP, che possono guardare avanti con fiducia mentre si preparano ad affrontare un mercato in evoluzione. Tuttavia, resta da vedere se queste previsioni si tradurranno in realtà e se i piloti potranno effettivamente godere di un ritorno agli stipendi d’oro di un tempo.

Ascolta Paddock GP Motomondiale

Potete recuperare la puntata andata in onda giovedì 8 febbraio alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, in cui abbiamo analizzato la tre giorni di Test di Sepang con il nostro ospite Ruben Xaus.

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Claudia Barchiesi

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