Gigi Dall’Igna, Direttore Generale Ducati, non è per nulla contento del fatto che Max Bartoli ni sia andato in Yamaha: “ Il suo addio mi ha dato molto fastidio. Per il suo profilo tecnico e per come è come persona. Il suo apporto alla casa giapponese sarà fondamentale: “Max ha lavorato con me per molti anni, era una persona chiave dentro Ducati Corse. Per la sua esperienza e per la sua conoscenza della nostra moto, potrà dare tantissimo a Yamaha.
Dall’Igna: “Max era una persona chiave dentro Ducati”
Gigi Dall’Igna non è per niente contento della dipartita di Max Bartolini, che ha lasciato Ducati per approdare in Yamaha. Il buco lasciato dalla sua partenza è enorme, e non solo dal punto di vista tecnico, grazie alle immense conoscenze sulla Desmosedici GP, ma anche dal punto di vista personale. L’addio di Bartolini, che potrà dare un grandissimo apporto alla casa giapponese, è stato particolarmente sofferto da Dall’Igna, che ha perso il suo braccio destro, oltre che un amico. Ecco le sue parole ai microfoni di Motorsport.com.
“Max ha lavorato con me per molti anni, era una persona chiave dentro Ducati Corse. Per la sua esperienza e per la sua conoscenza della nostra moto, potrà dare tantissimo a Yamaha. Il suo addio mi ha dato molto fastidio. Per il suo profilo tecnico e per come è come persona”. Nonostante l’amarezza, Dall’Igna comprende l’opportunità che Yamaha ha offerto a Bartolini.
“Max ha compiuto un passo avanti importante nella sua carriera, quindi capisco la natura della sua decisione e non posso dire nulla a riguardo. Riconosco che era impossibile per lui rifiutare un’offerta come quella che ha ricevuto. Fa parte del gioco e bisogna accettarlo”.
Anche Davide Tardozzi, team manager Ducati, ha detto la sua sulla questione: “Esistono due possibilità: che Yamaha gli dia importanza e in questo censo arriverà presto. Oppure che dovranno adattarsi a Yamaha, ma questo sarebbe un grave errore”.
Le parole di Quartararo su Max Bartolini
In casa Yamaha sono chiaramente entusiasti di aver ereditato una personalità del genere, che porterà aria fresca in un sistema restio ai cambiamenti com’è quello giapponese. Proprio Fabio Quartararo ha affermato: “Max ha portato serenità, un metodo di lavoro che ci ha dato molta capacità di reazione, oltre a tutto quello che sa in termini di conoscenza della sua esperienza in Ducati”. Yamaha lo terrà così in considerazione nello sviluppo della M1. “Se ingaggi due elementi di grande livello come Max e Marco, devi lasciarli lavorare”. “Non è solo quello che sa, a livello comunicativo è fantastico. Questo è uno dei suoi punti di forza. Trasmette buon umore, chiede molto e ha anche tanta empatia”, racconta un altro membro di Yamaha.
Ascolta Paddock GP Motomondiale
Potete recuperare la puntata andata in onda giovedì 8 febbraio alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, in cui abbiamo analizzato la tre giorni di Test di Sepang con il nostro ospite Ruben Xaus.
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