cilindrata 2027
Il tema della diminuzione di cilindrata nel 2027 sta raccogliendo opinioni contrastanti nel paddock, da Bagnaia fino a KTM ed Aprilia.

Il cambio di cilindrata previsto nel 2027 per la classe regina, che vedrà una diminuzione da 1000cc a 850cc, sta facendo discutere gli addetti ai lavori. Nel paddock le opinioni sono molto contrastanti, sia da parte dei piloti che da parte dei vari costruttori. Agli antipodi si trovano Aprilia e KTM, che hanno espresso pareri diametralmente opposti riguardo a questo tema.

Nel 2027 arriverà la nuova cilindrata: i dubbi di Bagnaia

Con il cambio di regolamento confermato per il 2027, è oramai sicuro che le MotoGP dovranno modificare il proprio motore passando dall’attuale 1000cc al più piccolo 850cc. Non è un segreto che questo cambiamento, tra tutti, sia quello che creato un po’ più di malumore nel paddock. Molti sono a favore della nuova regola, che dovrebbe portare lo sport ad essere più sicuro senza perdere di spettacolarità. Altri invece contestano questa decisione sostenendo che, statisticamente, la MotoGP è molto meno pericolosa di altre classi in cui le potenze sono molto minori.

2027 cilindrata
Photo Credit: MotoGP.com

Alcuni dubbi erano stati espressi anche dal Campione del Mondo in carica Francesco Bagnaia, che ai microfoni di Sky Sport MotoGP si era espresso in questi termini:

Sui regolamenti penso poco. Ci ho ragionato in questi giorni ma alla fine la cosa migliore è farsi questi anni provando ad essere sempre il più forte, anche quando cambieranno le cose. Sicuramente siamo nel massimo del nostro sport, nei prototipi, e ridurre la performance è qualcosa che non mi fa impazzire, come idea. Ma se hanno pensato che sia meglio ridurre le prestazioni vorrà dire che è meglio così“. Francesco Bagnaia

Aprilia e KTM: opinioni agli antipodi

Sempre sull’argomento cilindrata si sono espressi il Team Principal di KTM Francesco Guidotti, e il Direttore Tecnico di Aprilia Romano Albesiano. Intervistati da FormulaPassion.it, i due hanno evidenziato una grande distanza di opinioni sul tema. KTM accoglie positivamente la novità, mettendo l’accento sulla sicurezza dei piloti; Aprilia, dal canto suo, è scettica e sottolinea come siano altre le categorie a preoccupare in termini di sicurezza. Ecco le loro parole:

“Il presupposto del cambio di regolamento non è quello di riequilibrare il livello fra i costruttori, l’obiettivo è mantenere uno spettacolo di alto livello non mettendo troppo a rischio i piloti. Si vogliono ridimensionare, in piccola parte, le potenze e le prestazioni. Io sul calo di potenza sono favorevole: lo scorso anno al Mugello abbiamo fatto il record di velocità, toccando 366.1 km/h. Sono velocità un po’ estreme. Limitare la velocità massima non vuol dire limitare lo spettacolo. Non è quello che fa la differenza. Mettere i piloti in sicurezza è l’obiettivo principale. Se poi il regolamento rimescolerà le carte lo vedremo. Tutte le valutazioni fatte a livello tecnico sono state fatte per tenere interessante e motivate anche la sfida tecnica“. Francesco Guidotti

2027 cilindrata
Photo Credit: Red Bull KTM Factory Racing Team X

Noi come Aprilia abbiamo difeso la 1000 cc fino alle fine. Siamo stati gli ultimi ad arrenderci. Alcuni costruttori erano preoccupati e sono partiti da subito con l’idea di abbassare la prestazione a tutti i costi. Era anche un’indicazione che veniva dall’organizzazione. Io personalmente se vedo le statistiche non riscontro che la MotoGP sia una classe particolarmente pericolosa. I veri problemi si hanno in categorie nelle quali si va molto più piano e sono legati alla presenza di troppe moto in pista. Personalmente non mi fa impazzire il nuovo regolamento, ma giocheremo con quello che c’è“. Romano Albesiano

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Beatrice Vanzella

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