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Massimo Rivola ha detto la sua su una possibile entrata di Aprilia in SBK, allontanando al momento l'ipotesi

Non si è nascosto dietro un dito Massimo Rivola che ha escluso l’entrata in SBK di Aprilia in tempi in brevi che, stando al regolamento attuale, non può partecipare alla competizione con la propria RSV4 1100 per via della cilindrata superiore ai 1000cc. L’a.d. della casa di Noale ha allontanato la possibilità di una loro partecipazione nel campionato delle derivate di serie, criticando aspramente il loro regolamento.

Rivola e il passaggio di Aprilia in SBK

Per ora è un no categorico quello di Massimo Rivola per un possibile ingresso di Aprilia in SBK. L’amministratore delegato, viste le dinamiche nella classe delle derivate di serie, non sembra minimamente interessato a iscrivere la casa di Noale alla competizione. Il costruttore italiano dovrebbe, visto l’attuale regolamento, stravolgere il progetto, in quanto la RSV4 1100 non ha le caratteristiche tecniche per poter partecipare al campionato Superbike.

In un’intervista a Speedweek.com Massimo Rivola ha spiegato le motivazione di tale rifiuto verso la competizione riservata alle moto derivate dalla serie.

“Non siamo interessati al Mondiale Superbike perché al momento sembra la serie B della MotoGP. Se stabiliscono regole eque, allora sono felice di esserci anch’io. Abbiamo anche bisogno di un tetto di prezzo per le moto di serie perché è ridicolo permettere a moto da 45.000 euro di competere contro moto da 25.000 euro“.

Rivola Aprilia SBK
Photo Credits: MC7 Corse profilo Facebook

La filosofia di Ducati in SBK ha preso una direzione differente rispetto alle competitor giapponesi.

“L’unico futuro che vedo per la Superbike sono le regole della Superstock. Dovrebbero mantenere lo stesso nome, ma basta svitare gli indicatori di direzione e lo specchietto retrovisore e poi correre. Questo è il messaggio che ogni costruttore vuole trasmettere, perché così può vendere le motociclette”.

Cambio regole in MotoGP

Massimo Rivola ha sottolineato nel corso dell’intervista come rallentare la MotoGP possa essere controproducente per il campionato che rischierebbe di essere più lento della SBK.

“Secondo me, rendere le MotoGP troppo lente non è molto intelligente. La mia prima argomentazione è stata che non possiamo essere più lenti delle superbike”.

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Simone Massari

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