Toprak Razgatlioglu
Razgatlioglu ha raccontato le sue sensazioni per il 2024 con BMW, sottolineando la fiducia nel progetto da lui sposato

Svelate le moto ufficiali del team BMW di Superbike, è tempo per Toprak Razgatlioglu di ragionare sull’imminente futuro. Il pilota turco lascia la Yamaha dopo tre anni costellati di successi e un titolo mondiale, pronto ad abbracciare un progetto che fino ad oggi non ha portato grandi risultati nel massimo campionato delle derivate di serie.

Le parole di Razgatlioglu sul futuro in BMW

Sarà un capitolo importante della sua carriera quello che Toprak Razgatlioglu andrà a scrivere con BMW. La casa tedesca ha deciso di puntare molto sul pilota turco che vuole tornare a vincere il campionato del mondo Superbike. Il marchio con sede a Monaco di Baviera ha stentato a portare a casa buoni risultati in questi anni, con una moto che secondo i piloti manca di raffinatezza elettronica.

Il solo arrivo di Razgatlioglu non potrà cambiare il trend repentinamente, ma l’ingaggio del turco può essere considerata una svolta per il marchio tedesco. Per il campione del mondo 2021 questa stagione sarà ancora di passaggio, per poi tentare al titolo nel 2025.

“Questa stagione non sarà facile per me dopo quattro anni con Yamaha. Sto guidando una moto nuova, per me è tutto nuovo. La mia squadra deve abituarsi al mio stile e io devo abituarmi alla moto. Sento la pressione, ma devo dare il massimo ad ogni gara. In definitiva, dobbiamo lottare per il titolo. Ma questo lo metto in secondo piano, prima dobbiamo iniziare bene la stagione, salire sul podio per la prima volta e poi vincere. Dopo ci concentreremo sul campionato. Dobbiamo fare un passo alla volta”.

Razgatlioglu BMW
Photo Credits: BMW Motorrad Motorsport profilo “X”

La stagione 2024 inizierà ufficialmente già il 24 e 25 gennaio con i test sulla pista di Portimao, dove il turco potrà assaggiare per la prima volta un vero e proprio confronto con i suoi avversari.

Potrò vedere gli altri piloti e i loro tempo sul giro, il che sarà molto meglio per me. Questo test sono importanti, devo girare molto per capire e migliorare la moto. Nessuno crede in questa moto e nei nostri progetti, tutti dicono che è una brutta moto con una pessima elettronica, ma io credo in quello che vedo: non siamo lontani. Se miglioriamo alcune cose, saremo al top. Poi potremo lottare con Alvaro Bautista. Forse quest’anno non sarà possibile, forse i primi appuntamenti con BMW non saranno buoni, ma poi tornerò. L’anno prossimo la storia sarà diversa. Quando sono entrato in Yamaha nel 2020 e ho vinto la prima gara, ma poi i sirultati sono stati decisamente peggiori. Solo quando ho capito la moto sono tornato: abbiamo seguito il mio percorso e trovato la giusta messa a punto”.

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Simone Massari

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