Michele Pirro, tester Ducati, in un’intervista a Corsedimoto.com, racconta l’impegno che porta avanti nello svolgere i ruoli di pilota e poliziotto. Essendo parte del gruppo delle Fiamme Oro, nel quale è entrato per meriti sportivi, sente la responsabilità di portarlo grazie alle sue prestazioni, ai massimi livelli mondiali, senza dimenticare di diffondere valori morali come la disciplina e il rispetto delle regole.
Pirro e il ruolo di poliziotto: “Sono entrato nelle fiamme oro per meriti sportivi”
Michele Pirro, tester di Ducati Corse, si prepara a scendere in pista a Sepang con i centauri più veloci del motomondiale per portare avanti lo sviluppo della DesmosediciGP durante i test prestagionali imminenti. L’apporto che il pilota ha dato alla casa di Borgo Panigale in questi anni è stato fondamentale, senza togliere il suo impegno nel CIV, campionato in cui è protagonista assoluto. Ricordiamo che Michele anche quest’anno parteciperà al Campionato Italiano Velocità con l’obbiettivo di conquistare il suo decimo titolo.
“Ora sono in viaggio per Sepang dove mi attendono i primi test stagionali della MotoGP. Inizia una nuova stagione, ho un anno in più ed ancora tanta voglia di dare il mio apporto alla Ducati per i raggiungimento di risultati importanti. Parteciperò ancora al CIV cercando di divertirmi e fare il massimo. Se tutto funziona nel modo giusto saremo della partita come sempre”.
Pirro non è solo un pilota, bensì anche un poliziotto, il più veloce d’Italia. Fa parte infatti del gruppo delle Fiamme Oro, ma non ha potuto partecipare all’ultimo collegiale a causa degli impegni con Ducati. “Il CIV è una vetrina molto importante per le Fiamme Oro. Con loro ho vinto sei campionati italiani, ho vinto una gara in Moto2 ed ho fatto le gare In MotoGP. Credo sia una cosa molto bella. Non è vero che non c’è meritocrazia: quando uno s’impegna e fa risultati viene premiato. Sono entrato infatti nelle Fiamme Oro per meriti sportivi, per rappresentarlo nel Campionato Italiano e portarlo ai massimi livelli mondiali come pilota Ducati”.
Il pilota ha grande rispetto per questo suo duplice ruolo che gli conferisce una responsabilità morale importante, oltre a dover dimostrare il suo valore correndo in pista. “Quando ero piccolo vedevo Alberto Tomba nei Carabinieri e tanti altri atleti che rappresentavano questo corpo. La Polizia di Stato esprime valori importanti come il rispetto delle regole, la disciplina e credo sia il connubio migliore. Con il coach Paolo Blora c’è una grande comunione d’intenti. La mission è cercare di essere competitivi ma anche di esempio per i giovani. Facciamo del nostro meglio per questo”.
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Deborah Lazzaro
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