Autosprint riporta una notizia sensazionale: gli americani vorrebbero che la Ferrari 499P si unisse alla competizione dell’IMSA. Le trattative, seppur non ufficiali, sarebbero in corso, ma la Ferrari teme tanto il maledetto BoP.
Ferrari 499P in America e IMSA? Il sì ad una condizione
In America cantano a gran voce di volere una Ferrari 499P in pista alla 24 Ore di Daytona in lizza per giocarsi il posto tra i migliori – nella classifica assoluta – al fianco di Cadillac, Porsche, Acura e BMW. Un posto che spetta di diritto alla prima donna dispotica e vincitrice della 24 Ore di Le Mans al suo debutto dopo 50 anni, ma bisognerà fare i conti con la sua appartenenza elitaria alla classe LMH anziché LMDh, cartellino d’accesso per i prototipi che corrono a Daytona nel campionato IMSA. Gli organizzatori potranno soprassedere a questo dettaglio?
Premiare chi si fa tutto da solo a casa non è un male. Si spende di più per essere consapevoli della propria produzione, costruendo ogni singolo pezzo in casa propria, senza bussare a porte sconosciute o poco familiari. Ma se anche così non fosse, il desiderio viene dall’alto. No, non da Dio, bensì da Jim France (che forse un po’ Dio lo è nel mondo delle corse motoristiche americane), capostipite della stessa famiglia che ha dato vita a gran parte del motorsport americano.
Come scoperto da Autosprint, in avanscoperta su territorio americano durante il weekend della 24 Ore di Daytona, ha riportato in un recente articolo che Mr. France, dall’alto della sua carica, sembra si stia mobilitando attraverso Eddie Cheever Sr per avere la Scuderia Ferrari tra le protagoniste assolute per la lotta alla vittoria assoluta della 24 Ore di Daytona e in lizza anche per l’intero campionato IMSA. Non sono solo parole come scritto nella rubrica “Sterzi a parte”, ma qualcosa di certo pare esserci. Infatti, nella giornata di venerdì 26 gennaio si è tenuto un secondo incontro – sempre meno formale ma più consistente del primo che è stato solo “conoscitivo” – tra entrambe le parti chiamate in causa come dichiarato da Eddie Cheever Sr.
“Guarda, posso dirti che da parte della famiglia France l’interesse per portare la Ferrari LMH negli USA c’è, ma devo anche sottolineare che a oggi non ci sono state risposte definite. Di certo c’è che il dialogo è in corso e non facile, ma prosegue“.
Sebbene al momento a Daytona e IMSA tutta corrano soltanto prototipi LMDh, a partire dalla prossima stagione, molto probabilmente, la 24 Ore di Daytona darebbe il benvenuto all’Aston Martin Valkyrie che è un modello classe LMH e questo aprirebbe la competizione ad un maggior numero di sponsor e, soprattutto, visibilità visto che la categoria corre su alcuni dei tracciati più belli al mondo dotati di un fascino unico e selvaggio come quelli americani. Insomma, anche Ferrari gioverebbe di questo accordo, visto che l’America è territorio fertile per il mercato automotive del Cavallino Rampante, ma la condizione sarebbe una soltanto: il tanto criticato BoP.
Qualora questo non fosse favorevole alla 499P, per Maranello non varrebbe la pena partecipare al campionato americano e, di conseguenza, sfumerebbe tutto l’accordo. Come sempre ci sono delle cifre di mezzo che ognuno dovrà rivedere in maniera molto attentamente, tenendo principalmente conto della concorrenza che anche in America è più spietata che mai, ma tutti noi abbiamo bisogno di rivedere un arrivo in parata come avvenne nel ’67 a Daytona con quelle fantastiche 330 P4 che fecero vivere ad ogni italiano il vero sogno americano.
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