Alpine ha annunciato di stare sviluppando un nuovo software che permetterà alle proprie vetture di essere più potenti. Il team principal Bruno Famin ha spiegato che Renault ha iniziato un percorso importante di produzione per ridurre il gap motoristico dalle altre squadre. Tuttavia, ci sono dei fattori importanti di cui tenere conto.
Alpine 2024, Famin rassicura: “Il software ci aiuterà a gestire meglio l’energia”
Alpine prepara un nuovo software per il motore della monoposto 2024. Il team francese sta lavorando duramente per arrivare all’inizio della nuova stagione di Formula 1 con una vettura più performante. La squadra di Enstone si è trovata alla fine del 2023 con sette ritiri complessivi, con ben 14 piazzamenti fuori dalla zona punti. Dall’arrivo del nuovo brand appartenente a Renault nel Circus, la situazione non è andata migliorando.
Nell’ultimo anno, il problema più grave è stato quello dell’affidabilità e della potenza del motore. Questo componente, anche nel 2022, aveva lacerato tutto il buono che i piloti avevano svolto in pista, finendo nella stagione ultimamente conclusa con soli 120 punti e il sesto posto nei Costruttori. Per poter migliorare radicalmente le power unit, però, non si potrà agire per adesso: sarà necessario aspettare il 2026.
Il nuovo cambio regolamentare permetterà probabilmente ai tecnici di Enstone di invertire questo trend, ma intanto è stato necessario muoversi entro il possibile per migliorarsi. Dal punto di vista software, il team principal ad-interim Bruno Famin ha annunciato un passo in avanti importante. Come spiegato a Motorsport.com, Renault sta sviluppando un software in grado di rendere più prestazionale l’utilizzo dell’energia, che si aggiunge ai cavalli sprigionati dalla parte termica.
“Il software ci aiuterà a migliorare la gestione dell’energia. Chiaramente buona parte delle performance di queste unità così complesse arriva direttamente dal motore termico, ma molto dipende anche dall’energia che sei in grado di recuperare e rilasciare via l’MGU-K. Su questo aspetto abbiamo delle carenze chiare, recuperiamo meno energia rispetto ai nostri avversari. Ci stiamo lavorando, non saremo in grado di chiudere il gap, ma lavoreremo comunque sulla gestione dell’energia per avvicinarci”.
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