Marquez Ducati Sepang
Marc Marquez e Ducati, un binomio che farà discutere, con Casey Stoner che ha predicato calma in attesa del responso della pista

Casey Stoner è tornato sul tema caldo che aleggia sulla MotoGP ovvero il passaggio di Marc Marquez in Ducati Gresini dal 2024. L’ex ducatista considera lo spagnolo ancora il miglior pilota in griglia, ma l’adattamento alla Desmosedici non è da considerarsi così scontato.

Le parole di Stoner sul passaggio di Marquez in Ducati

In questo periodo morto non si sta parlando d’altro che del passaggio di Marquez in Ducati e di cosa potrà dire nella prossima stagione. Lo spagnolo lascia la Honda dopo 11 stagioni per salire a bordo della moto clienti del Gresini Team. Un passaggio epocale che nei test di Valencia ha già fatto intravvedere cosa importanti, con l’otto volte campione del mondo già a suo agio sulla GP23.

Casey Stoner però vuole andarci cauto, considerando non così banale il passaggio a un altro costruttore dopo anni sulla stessa moto. Queste le sue parole al quotidiano sportivo As.com.

“Non penso che sarà così facile tornare a vincere. Con la Ducati probabilmente avrà una moto leggermente migliore di quella che guidava, ma conosceva molto bene la Honda. Ora che andrà in Ducati vedremo se sarà in grado di adattarsi, perché vediamo che molti piloti Ducati perdono l’anteriore. Sai, la Ducati non è la moto perfetta in questo settore. Dovremo aspettare e vedere come si comporterà Marc. Non basta salire su una moto e poi andare a vincere il Campionato, ma penso ancora che Marc sia probabilmente il miglior pilota sulla griglia. Deve ritrovare fiducia e speriamo che gli infortuni e tutto il resto siano un ricordo del passato e che possa concentrarsi e regalarci dei grandi momenti”.

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Photo Credit: MotoGP.com

Allo stesso tempo Casey Stoner è convinto che il binomio Marquez-Ducati sarà comunque vincente, sottolineando come il livello delle moto satellite attuali è molto alto.

Non credo che avrà alcun problema a vincere, soprattutto al giorno d’oggi c’è molta meno differenza tra moto ufficiali e satelliti. Tutto ciò che portano alla moto non è sempre un miglioramento e non è adatto a tutti. Basta lavorare con quello che si ha e sfruttarlo al meglio. La maggior parte delle volte è più facile, perché la moto dell’anno scorso è già conosciuta, funziona molto bene, tutti conoscono il set-up, tutti sanno cosa fare. Ci sono molte cose da capire. Quindi penso che non ci sia motivo per cui quella squadra non possa essere competitiva in un campionato con una moto satellite.”

Paddock GP Motomondiale

Potete recuperare la puntata trasmessa martedì 28 novembre alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, dove si è parlato del GP di Valencia e i test con il nostro ospite Luca Bologna.

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Simone Massari

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