Sergio Perez è finito al centro dell’attenzione sui social dopo un post pubblicato da Red Bull. Il team avrebbe etichettato il pilota messicano come “cane amichevole” dopo aver invece chiamato Max Verstappen “leone”. Nei commenti tanti tifosi si sono indignati contro il contenuto del team. Tuttavia, dietro tutto questo c’è una spiegazione logica.
Red Bull pubblica su X un post apparentemente offensivo: i fan di Perez si scagliano contro il team
Red Bull Racing è sempre stata molto attiva sui social network. I propri contenuti spesso hanno superato di gran lunga il livello di intrattenimento proposto dagli altri team, con la partecipazione di piloti ed altri membri direttamente impegnati nei contenuti. Nella giornata del 18 dicembre, però, un post pubblicato su X, la piattaforma ex Twitter, ha scatenato una grossa contestazione contro la squadra.
Nel contenuto in questione, due foto dei due piloti titolari Max Verstappen e Sergio Perez sono state pubblicate con la descrizione “Il leone e il cane amichevole”. Ciò che è stato scritto era direttamente collegato alle immagini sottostanti. Molte persone sono state sorprese da questo post ritenuto ambiguo, poiché si è dato sfogo all’immaginazione di poter pensare ad una sorta di umiliazione nei confronti del messicano. Le offese e le critiche si sono fatte subito sentire, soprattutto dai supporter del numero 11.
Perez attaccato sui social da Red Bull? Macché, un semplice gioco con i piloti
Dietro questa storia carica di ambiguità, i fan più accaniti di Red Bull avranno capito che non si trattasse di un’offesa gratuita. Durante alcune riprese nel corso di uno shooting di fine stagione, i due piloti hanno risposto a diverse domande poste dai fan. Una di queste riguardava l’animale al quale il pilota stesso si sarebbe associato, così come già è accaduto a Max Verstappen con il leone e a Daniel Ricciardo col “honey badger” (tasso del miele).
Dunque, la sezione dedicata alla pubblicazione dei contenuti social ha condiviso tale contenuto tenendo conto della sua risposta diventata virale nei giorni successivi a questa ripresa, ma ritenendo che fosse altrettanto scontato il contenuto. Intanto, Red Bull non si è espressa per una gerarchia tra i corridori, ma sarà necessario aspettare che si scenda in pista di nuovo nel 2024 per capire da quale lato penderà l’ago della bilancia.
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