Può un 7 volte campione del mondo avere segreti per il successo? Certamente. Oltre al fatto che quest’anno ha dimostrato di essere, dopo tutto, un essere umano. Forse anche più di uno. L’abitudine, inoltre, può aver giocato un ruolo determinante nella carriera di Lewis Hamilton in F1. Ci credereste mai che l’inglese non ami particolarmente i test? Ecco perché, delle volte, si finge malato.
I “segreti” di Lewis Hamilton per saltare i test
Il pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, non ha mai nascosto quanto poco gli piacciano i test, molto più limitati rispetto al 2007, quando debuttò in F1. Ora, i piloti dei team tendono a comparire solo nei test ufficiali, mentre i collaudatori sono chiamati per giornate di test privati e in alcuni casi anche per prove di nuove auto.
In un debriefing post-stagione presso la sede della Mercedes a Brackley, Hamilton è stato raggiunto dal suo team principal Toto Wolff e dal pilota di riserva Mick Schumacher, ma non dal suo compagno di squadra George Russell che non stava bene. Wolff ha scherzosamente detto: “George è DAVVERO malato”.
E allora Lewis Hamilton non ha potuto non pensare: “In passato mi sono finto malato per saltare i giorni di test, perché generalmente non mi piacciono. Quindi quando ho sentito che George fosse malato, ho pensato ‘ah, mi ha superato, è passato a un altro livello.”
Le precedenti assenze di Sir Lewis
Nel 2015 ha saltato una giornata di corsa sul Circuit de Catalunya in Spagna, a causa di un malore, secondo la squadra. La Mercedes chiamò il suo collaudatore Pascal Wehrlein per sostituirlo. Senza dimenticare neanche la sua assenza al Gran Premio di Sakhir 2020 dopo aver contratto il Covid-19. A quel tempo la F1 e le regole dei viaggi internazionali gli imponevano di isolarsi mentre risultava positivo alla malattia, che lo escludeva dalle corse in Bahrein. Tornò alla gara successiva una settimana dopo ad Abu Dhabi. L’anno successivo Hamilton rivelò di continuare a soffrire dei sintomi del Covid.
Nel 2017 Hamilton è passato a una dieta a base vegetale nella quale ha riconosciuto di aver migliorato la sua salute e di averlo aiutato a far fronte alla crescente durata delle stagioni di F1.
Sono questi, dunque, i “segreti” di Sir Lewis? qualche assenza utile a livello mentale e una dieta ferrea? Beh, i numeri non possono che essere dalla sua parte.
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Martina Milia
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