Ecclestone Red Bull
Umberto Zapelloni ha analizzato come Ecclestone avrebbe imposto a Red Bull un nuovo pilota se fosse stato ancora al comando della F1.

Ecclestone avrebbe imposto a Red Bull un altro pilota, uno all’altezza di Max Verstappen. Certo, perché di vedere una Red Bull dominatrice assoluta, ma anche a senso unico con un solo pilota, è un risultato che sta portando la F1 verso la noia mortale più totale.

Ecclestone si sarebbe fatto sentire da Red Bull e cacciato via Perez

La Formula 1 sta vivendo uno tra i periodi più noiosi e ridondanti della sua storia. Con Max Verstappen I del suo nome, detto “L’Inarrestabile”, arrivato ad ormai 17 vittorie in una intera stagione, record che di fatto lo rende il pilota più vincente in un singolo anno, la massima espressione dell’automobilismo sta però perdendo il fascino più grande: l’imprevedibilità per la vittoria.

Seppur negli anni passati siano stati comunque presenti cicli più o meno vincenti che si sono susseguiti nella storia a favore di un team anziché di un altro, adesso con Max Verstappen viene davvero difficile pensare a quel brio che precedeva la fine di una gara e portava il tifoso a sperare che il proprio pilota preferito potesse vincere una corsa.

Ecclestone Red Bull
Photo Credit: Red Bull Content Pool

Certo, senza una macchina vincente nell’epoca moderna non puoi sperare minimamente nemmeno di battagliare per la zona punti, ma era comunque raro vedere un pilota vincere così tante gare nel corso di una singola annata. In questa stagione, se teniamo conto delle gare ufficiali escludendo le Sprint Race, oltre a Max Verstappen gli unici vincitori di un gran premio sono stati Carlos Sainz (1 gara) e Sergio Perez (2 gare). Proprio quest’ultimo è il pilota chiamato in causa poiché, a differenza di quanto visto nel 2016 in cui l’unico team dominatore assoluto era una Mercedes in piena guerra civile e con animati scontri tra i due piloti ad ogni GP, a “causa” di Perez, ormai anche quel poco di brio che potevamo sperare di vivere durante una corsa, ci viene negato.

Con una gestione del campionato da parte di Liberty Media più incentrata verso il mero spettacolo nell’organizzazione di eventi nei luoghi più ricchi al mondo, con un Bernie Ecclestone ancora al comando e dalle idee folli, non viene difficile pensare che lo stesso inglese avrebbe potuto imporre a Red Bull di affiancare un pilota allo stesso livello di Verstappen così da riprendere lo spettacolo e riportarlo in pista e non lasciarlo solamente nel paddock. 

Ecclestone Red Bull
Photo Credit: Red Bull Racing official X account

“Con Ecclestone ci  saremmo potuti aspettare di tutto e lui sarebbe riuscito a convincere Marko ed Horner a prendere Norris o Alonso, o almeno un pilota che potesse portare il duello all’interno del team e rendere la Formula 1 più interessante per tutti”, dice Umberto Zapelloni durante l’ultima puntata di Paddock GP. “È vero che noi italiani patiamo più di tutti l’assenza di una Ferrari vincente che toglie un po’ di interesse, ma è vero che in tutto il mondo se tu sai già chi vince una gara prima di partire, l’interesse un po’ cala. Ci divertiamo noi appassionati nel vedere chi può giocarsela per il secondo o terzo posto, ma se già prima dell’inizio del weekend sai chi vincerà, capite che sarà dura andare incontro ad un altro anno come questo”.

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Raffaello Caruso

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