Dopo i primi test estivi al Circuit Paul Ricard, i team Alpine e Signatech hanno lavorato su ulteriori sviluppi della A424 e hanno finalizzato il software di gestione definitivo della vettura. Ecco come sono andate le prove per la vettura hypercar della casa transalpina.
Test Alpine A424, portati in pista nuovi aggiornamenti e sviluppi
Gli sviluppi della nuova Alpine A424 sono stati testati durante le giornate di lavoro nel simulatore, seguiti da una corsa in scala reale sul circuito di Lurcy-Lévis, con 780 km completati durante due giorni di pre-test. Oltre a convalidare queste scelte, questa prova in pista ha anche fornito l’opportunità di perfezionare i sistemi frenanti, i sistemi differenziali e un’eruzione di altri punti essenziali. Una buona preparazione prima di ottimizzare la sessione ad Aragon.
Mercoledì scorso, l’Alpine A424 ha iniziato una nuova sessione di sviluppo a Motorland con un abbondante programma di due giorni. Intervallati da percorsi brevi e lunghi, i giri in pista e le impressioni dei piloti sulla vettura hanno fornito dati e informazioni preziose per gli ingegneri.
Il primo giorno, 758km – di cui due da 36 giri – sono stati completati nel pomeriggio da Nicolas Lapierre, consentendo ai team di lavorare su vari elementi della vettura, in particolare l’altezza di marcia, per ottimizzare l’aerodinamica.
L’obiettivo delle lunghe corse in doppio stint è stato quello di capire la resistenza degli pneumatici Michelin WEC 2024 e il comportamento termico sotto il cofano. Le corse brevi, nel frattempo, sono state utilizzate per regolare l’equilibrio aerodinamico, la distribuzione del peso e la distribuzione del sistema ibrido.
I team hanno anche approfittato di questi due giorni di test per iniziare un lavoro più approfondito sulla configurazione meccanica.
L’Alpine A424 tornerà in pista a Jerez dal 17 al 19 ottobre per altri due giorni di test in vista della prima sessione di endurance, in programma a metà novembre, con l’avvicinarsi del termine di omologazione! Prima di ciò, l’A424 tornerà a Viry-Châtillon per consentire agli ingegneri di continuare a perfezionare tutte le fasi cosiddette garage – compreso l’incendio – e di analizzare i componenti elettrici ed elettronici.
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