Piero Taramasso dice la sua sulle condizioni del Lusail International Circuit, che ospiterà la Moto GP a fine campionato.

Piero Taramasso, responsabile due ruote di Michelin, in un’intervista a Motorsport.com, parla della situazione Qatar. Tra poco più di un mese il gommista dovrà fornire gli pneumatici a tutto lo schieramento della MotoGP, ma non mancano problemi con il nuovo asfalto.

Taramasso: “Sì, mi preoccupa di più l’asfalto dei cordoli”

Come ormai di consuetudine, anche in questa stagione il Motomondiale scenderà sulla pista del Qatar, e lo farà durante il penultimo appuntamento della stagione. Questa decisione era stata presa per permettere di effettuare un “lifting” al circuito, il quale si doveva adattare alle esigenze del Circuit della F1. Le quattro ruote hanno corso a Lusail proprio domenica scorsa. Nonostante i lavori eseguiti, però, sono stati riscontrati non pochi problemi. I nuovi cordoli a forma piramidale nella parte più esterna hanno causato delle micro forature sugli pneumatici Pirelli, dopo aver già cambiato i track limits per cercare di evitare che le vetture si spingessero sulle parti incriminate.

Tuttavia, secondo Piero Taramasso, responsabile due ruote per Michelin (fornitrice degli pneumatici in MotoGP), i cordoli non dovrebbero rappresentare un problema per le gomme delle MotoGP, che nei tratti incriminati della pista non fanno traiettorie così ampie. I piloti sanno che rischiano di cadere se arrivano sulla parte piramidale. A preoccupare Taramasso resta però l’incognita dell’asfalto, che gli addetti ai lavori non avevano ben gommato. Il vento ha contribuito inoltre a portare sabbia sul circuito, la quale ha causato ulteriore usura agli pneumatici.

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photo credit: motogp.com

Taramasso: “Non credo che i cordoli siano un problema”

“Quando delle gomme si rovinano così è sempre un segnale d’allarme, che siano auto o che siano moto. Noi sapevamo che l’asfalto era stato rifatto, quindi abbiamo già previsto di portare delle specifiche di back-up, una in più per l’anteriore ed una in più per il posteriore. Si tratta di soluzioni pensate per prevenire l’usura, ma è chiaro che quando vedi una situazione di questo tipo un po’ di tensione inevitabilmente te la mette“.

Per le moto non credo che i cordoli saranno un problema, la cosa più problematica è la tipologia dell’asfalto, soprattutto se è aggressivo e tende a consumare la gomma, perché lì in Qatar poi il vento porta sempre tanta sabbia in pista, e questo peggiora la situazione. Quindi sì, mi preoccupa più l’asfalto che i cordoli. – Piero Taramasso

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Photo Credit: MotoGP.com

“Importante che la pista venga pulita”

“Si tratta di cordoli simili a quelli di Jerez, che sono piatti verso la parte interna e sono sempre più alti mano a mano che si va verso l’esterno: le moto quindi tendono a passare il meno possibile sulla parte che rovinava le gomme delle F1, a meno che non facciano un errore di guida, anche perché in quel caso c’è anche il rischio di cadere. Ma non è una novità che le auto siano molto più aggressive sui cordoli rispetto alle moto, perché con un maggior carico aerodinamico e con le quattro ruote hanno velocità di percorrenza molto più elevate.

Quindi non mi aspetto grossi problemi su questo fronte. Sull’asfalto invece dovremo capire se andremo incontro più a problemi di usura o di temperatura. E credo che sarà anche molto importante che la pista venga pulita bene prima che inizi il fine settimana, perché nel primo turno della Formula 1 abbiamo visto che veniva sollevata davvero tantissima sabbia e una situazione del genere sarebbe pericolosa per le moto”. Ha aggiunto

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Photo Credit: Lusail Circuit X

“Non bisogna mai sottovalutare un asfalto nuovo”

Sarà inoltre molto complicato scegliere le soluzioni da portare in pista nel weekend, non avendo potuto fare dei test prima di scendere in pista. Non bisogna mai sottovalutare un asfalto nuovo, soprattutto se non hai mai avuto modo di provarlo prima, anche se ci hanno assicurato che è stato rifatto con lo stesso mix che c’era in precedenza, con gli stessi fornitori, e la base precedente era buona. Però è chiaro che è complicato anticipare le scelte: quest’anno lo abbiamo fatto bene in India, su una pista completamente inedita, ma questo fine settimana avremo un fondo completamente nuovo anche a Mandalika, poi sarà la volta del Qatar e di Valencia. Inoltre anche Sepang è stata riasfaltata nel tratto tra la curva 7 e la curva 12, quindi sarà un finale di stagione con tante incognite, ha concluso Taramasso.

Ascolta Paddock GP Motomondiale

Non perdete la puntata che è andata in onda martedì 3 ottobre alle ore 21:30, sul canale YouTube di Rossomotori, in cui si è parlato del GP del Giappone. Paddock GP Motomondiale ritornerà poi martedì 17 ottobre per l’analisi del GP d’Indonesia.

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Deborah Lazzaro

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