La storia della F1 non è purtroppo fatta di sole gioiose vittorie da raccontare; l’ombra della morte ha infatti accompagnato per anni il Circus prima che la sicurezza in pista venisse messa al primissimo posto. Uno dei più tragici weekend è sicuramente quello di Imola 1994. Un momento che Adrian Newey ha rivissuto, confessando di aver pensato al ritiro dopo la morte di Senna.
Newey: “Dopo la morte di Senna ho pensato di fermarmi”
La sicurezza nel mondo della F1 non è sempre stata il primo pensiero. Gareggiare a determinate velocità ha infatti da sempre avuto dei rischi. Per anni il mondo della F1 è così stato accompagnato dall’ombra della morte, fedele compagna dei mondiali passati. Tra le tragedie che si ricordano maggiormente non manca certo il GP di San Marino del 1994. Un appuntamento che inizio con l’incidente di Barrichello, passando per la morte di Ratzenberger prima di quella di Senna, il 1° maggio di quell’anno. Episodi che colpirono tutti, costringendo il Circus ad aprire gli occhi su una sicurezza che forse necessitava di maggiore importanza.
L’incidente che costò la vita ad Ayrton Senna, in particolare, colpì molte persone. Frank Williams, tra gli altri, anni dopo rivelò infatti di non essersi mai davvero perdonato per quanto accaduto. Sir Williams non è però stato l’unico a mettersi sulle spalle il peso della morte del campione del mondo brasiliano. Adrian Newey ha infatti rivelato, nel podcast Beyond the Grid, di non aver mai davvero cancellato quanto vissuto in quella domenica del 1994. Il padre della Williams FW16 con cui Senna perse la vita, come riportato da FormulaPassion.it, ha così fatto un salto indietro nel tempo, rivelando di aver pensato anche al ritiro.
“Quando ci presentarono Ayrton mi chiese subito di vedere la nuova monoposto. Mi domandò delle modifiche che intendevamo effettuare, era davvero molto curioso. Quella vettura è uno dei miei rimpianti maggiori. A prescindere dalle cause che portarono all’incidente di Imola, era instabile a livello aerodinamico. Stravolsi tutta l’aerodinamica con il ritorno delle sospensioni passive, ma il risultato fu una vettura complicata. Dopo la morte di Ayrton ho pensato di ritirarmi, ma se io e Patrick Head ci fossimo fermati la Williams sarebbe crollata. Quando ci sono tragedie simili è normale pensare di smettere; c’è qualcosa che non va altrimenti”. – Adrian Newey
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