Max Verstappen vince la gara del GP del Giappone e Red Bull è Campione del Mondo. Il pilota olandese per la terza volta consecutiva regala gioie al team che ha puntato su di lui, ma per il titolo piloti il match point è rimandato in Qatar. Il weekend nipponico ha ristabilito gli equilibri che per un attimo a Singapore si erano mescolati con la vittoria a sorpresa di Carlos Sainz. Il podio della domenica si è composto con la presenza al secondo posto di Lando Norris e al terzo di Oscar Piastri.
Gara GP Giappone, la Safety Car entra dopo la partenza
Allo start del Gran Premio del Giappone le McLaren hanno cercato subito di insidiare Max Verstappen, che però è riuscito a difendersi. Dietro accade subito un colpo di scena: Sergio Perez colpisce Lewis Hamilton, e ancora più dietro Albon e Zhou vanno in contatto fino a creare una situazione di pericolo a causa dei detriti lasciati in pista. Fino al giro 4, quindi, la Safety Car ha guidato il gruppo, ma non ci sono stati ritirati.
Dopo poco, al settimo giro Valtteri Bottas viene colpito da Logan Sargeant dopo un tentativo di sorpasso alla curva Hairpin. Questo contatto lo costringerà a ritirarsi poco dopo. Intanto, per l’episodio avvenuto con Hamilton, Perez subisce una prima penalità di cinque secondi. Il pilota Red Bull soffre molto durante la gara, sino a quando durante un tentativo sempre nella curva 11, colpisce Kevin Magnussen e la sua auto diventa inguidabile. Al giro 15 finisce prematuramente anche la corsa del messicano.
Il valzer dei pit stop a Suzuka si apre: Ferrari e McLaren si studiano
Le McLaren hanno cominciato una lotta a distanza con Ferrari, che è partita con le soste effettuate a partire da Fernando Alonso. Lando Norris e Charles Leclerc sono rientrati insieme ai box, e dopo una serie di cambi di gomme la situazione è ritornata normale, con Verstappen davanti a tutti, le due vetture color papaya e le Rosse dietro ad inseguire. Intanto, la corsa di Lance Stroll si ferma per problemi tecnici al giro 22 di 53 della gara.
Quando si è praticamente giunti alla metà della corsa, solo George Russell resta fuori continuando con gomma dura. Davanti Norris e Piastri si scambiano le posizioni. Rientra Alonoso invece, in grande difficoltà con il pit stop troppo anticipato. Intanto, purtroppo, il weekend di Williams è da dimenticare, con entrambi i piloti costretti al ritiro. Al 28esimo giro circa, la SF-23 comincia a dare segnali di degrado, e i tempi si rialzano leggermente.
Fasi concitate di gara: la seconda sosta arriva per tutti, Perez rientra in pista
Al giro 35 Charles Leclerc è rientrato ai box per passare dalla gomma media, la seconda di giornata, alla gomma bianca. Il Cavallino ha voluto fare questa sosta anzitempo rispetto agli avversari, per riuscire a battere almeno Oscar Piastri a podio. L’australiano è rientrato subito dopo, riuscendo a tenersi la posizione davanti al monegasco. Lando Norris ha effettuato la sosta al giro 37, anticipando Sainz che rientra nella tornata successiva. Verstappen gestisce la gara, e con 30 secondi di distacco va ad effettuare l’ultimo cambio gomme.
Al 40esimo giro succede qualcosa di inusuale: per scontare un’altra penalità comminatagli, Sergio Perez è rientrato in pista, per poi ritirarsi definitivamente un giro dopo. Al 42esimo giro, Oscar Piastri riesce a sorpassare in curva 1 a George Russell, che si era portato al terzo posto effettuando una sola sosta. Con un sorpasso spettacolare, in curva 1 Leclerc supera Russell, guadagnando gli applausi del pubblico.
Finisce il GP del Giappone: Verstappen vince e regala il sesto titolo costruttori al team
Gli ultimi giri di gara sono molto intensi per le due Mercedes. La strategia provata ha permesso ai due britannici di sopravanzare le Ferrari, che prima con Leclerc, e poi con Sainz hanno ritrovato le posizioni perse. Al giro 50, dopo che Hamilton e Russell hanno scambiato posizioni, il vincitore del GP di Singapore ha superato George Russell. Poi, è cominciata la battaglia con Lewis Hamilton.
L’ultimo giro per Max Verstappen è la firma che regala a Red Bull il sesto Titolo Costruttori della storia. Arrivano dietro Lando Norris ed Oscar Piastri, che ottiene il suo primo podio della carriera. Leclerc arriva quarto, mentre Hamilton è riuscito a tenere la posizione sul numero 55 di casa Ferrari. I punti totalizzati dal team fino a Suzuka sono 623, di cui ben 400 sono dell’olandese, che dovrà aspettare il GP del Qatar per coronare la sua stagione.
Ordine d’arrivo Gara GP Giappone F1
| POSIZIONE | PILOTA | TEAM | TEMPO | PUNTI |
| 1 | Max Verstappen | Red Bull Racing | LEADER | 26 |
| 2 | Lando Norris | McLaren | +19.387 | 18 |
| 3 | Oscar Piastri | McLaren | +36.494 | 16 |
| 4 | Charles Leclerc | Scuderia Ferrari | +43.998 | 12 |
| 5 | Lewis Hamilton | Mercedes-AMG Petronas | +49.376 | 10 |
| 6 | Carlos Sainz | Scuderia Ferrari | +50.221 | 8 |
| 7 | George Russell | Mercedes-AMG Petronas | +57.659 | 6 |
| 8 | Fernando Alonso | Alpine | +74.725 | 4 |
| 9 | Esteban Ocon | Alpine | +79.678 | 2 |
| 10 | Pierre Gasly | Alpine | +83.155 | 1 |
| 11 | Liam Lawson | AlphaTauri | +1 Giro | 0 |
| 12 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri | +1 Giro | 0 |
| 13 | Guanyu Zhou | Alfa Romeo | +1 Giro | 0 |
| 14 | Nico Hulkenberg | Haas | +1 Giro | 0 |
| 15 | Kevin Magnussen | Haas | +1 Giro | 0 |
| 16 | Alexander Albon | Williams | DNF | 0 |
| 17 | Logan Sargeant | Williams | DNF | 0 |
| 18 | Lance Stroll | Aston Martin | DNF | 0 |
| 19 | Sergio Perez | Red Bull Racing | DNF | 0 |
| 20 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo | DNF | 0 |
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