Lin Jarvis Ducati
Lin Jarvis, direttore generale di Yamaha Racing, è contrario alla presenza di otto Ducati in pista e spera in un cambiamento del regolamento.

Il direttore generale di Yamaha Racing si è scagliato contro la Ducati. Secondo Lin Jarvis avere otto moto in pista permette alla casa di Borgo Panigale di ottenere un maggior numero di dati utili allo sviluppo. Questo, dunque, facilita un aumento della supremazia ducatista nella classifica di MotoGP. Per Jarvis andrebbero riviste le regole per trovare un equilibrio tra le varie case costruttrici, oltre a permettere l’ingresso di nuove.

Lin Jarvis: “E’ diventata una Ducati Cup”

Ducati Corse sta dominando in maniera eccelsa l’attuale stagione di MotoGP. Non è un caso, appunto, che ben quattro dei loro piloti, tra team factory e team clienti, siano presenti nella top-5 della classifica. Questa superiorità è senza ombra di dubbio frutto del lavoro svolto dalla casa di Borgo Panigale. Infatti, essendo otto le Desmosedici presenti in pista, sono molti i dati e le informazioni che gli ingegneri sono in grado di ottenere ogni weekend di gara. Non a tutti nell’ambiente, però, questo va giù. Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia, è stato tra i primi a sollevare dubbi sul numero di Ducati presenti in griglia. A rincarare la dose è stato Lin Jarvis, direttore generale di Yamaha Racing.

Lin Jarvis Ducati
Photo Credit: MotoGP X

Non voglio trovare scusa per non essere competitivi. Queste sono le regole. Ma Rivola ha ragione. Otto Ducati in pista sono troppe. La loro è una moto forte e sono disposti a noleggiarla. Ducati è sempre stata molto brava a leggere le righe del regolamento. Tuttavia, sei moto sarebbero più che sufficienti. Con le regole di oggi e le sprint riescono a collezionare troppi dati. Grazie ai moderni computer e alle varie opzioni di valutazione, il loro vantaggia sta diventando troppo grande. Nessuno vuole una Ducati-Cup. Perfino Carmelo Ezpeleta è d’accordo. L’ideale sarebbe avere quattro moto per ogni costruttore“. – Lin Jarvis

Lin Jarvis Ducati
Photo Credit: Yamaha Official Page

L’inglese a Speedweek.com ha dichiarato di non essere contento della situazione. La presenza massiccia di Ducati peggiora ulteriormente la situazione, già di per sé critica per Yamaha, che può contare solamente sui dati dei suoi due piloti factory: Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Quest’ultimo verrà sostituito la prossima stagione da Alex Rins. Neanche le altre case costruttrici stanno passando un buon momento, escludendo però le quattro di KTM e le altrettante di Aprilia. Honda sta attraversando il momento più buio della storia nel motomondiale. I piloti di HRC Honda, Joan Mir e Marc Marquez, e LCR Honda, Alex Rins e Takaaki Nakagami, sono quelli in maggiore difficoltà. L’auspicio di Lin Jarvis è che il regolamento venga modificato permettendo così un maggiore equilibrio tra i costruttori, oltre a favorire l’ingresso di nuovi.

Lin Jarvis Ducati
Photo Credit: MotoGP.com

“Per noi l’obiettivo è sulle regole del 2026. Dobbiamo, però, guardare alle prossime stagioni del 2024 e 2025. Le regole devono essere le stesse per tutti e garantire gare senza costi esorbitanti. Devono essere progettate per motivare gli altri produttori ad entrare in MotoGP, soprattuto dopo l’addio di Suzuki. BMW ci sta pensando da molti anni, ma non credo abbiano intenzione di entrarci davvero. Un buon esempio è stata KTM perchè ha scoperto che il modo migliore per entrare nel mercato globale è lo sport. Triumph forse potrebbe essere un’altra opzione. Prima di tutto, però, devono essere garantiti i costruttori attuali“. – Lin Jarvis

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Mara Giangregorio

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